Nelle strutture comunali saranno disponibili altri 100 posti. A questo risultato guardano le linee di indirizzo approvate dalla Giunta per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Milano e la Prefettura meneghina, per realizzare un sistema di prima accoglienza che aumenti i posti in strutture comunali reperite tramite procedure a evidenza pubblica. L’accordo, che verrà siglato nel corso di questa settimana, entrerà in vigore dal 1° maggio al 31 dicembre 2018 (con possibilità di proroga di 6 mesi), dando attuazione alla cosiddetta legge Zampa (47/2017) che ha istituito un sistema di protezione e di inclusione omogenea dei minori stranieri non accompagnati. Essi, infatti, prima dell’approvazione della legge non erano tutelati da una norma specifica e venivano spesso accolti nelle stesse strutture dedicate agli adulti. Gli oneri economici connessi all’attuazione del protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura saranno a carico di quest’ultima, che provvederà a corrispondere 45 euro al giorno (più Iva, se dovuta) per ogni minore accolto presso i centri di prima accoglienza.
Verrà così rafforzata la collaborazione interistituzionale che già lo scorso 13 novembre 2017 aveva portato alla sottoscrizione di un programma operativo tra Procura della Repubblica presso i minorenni, Tribunale per i Minorenni, Prefettura di Milano, Questura di Milano, Comune di Milano e Università Statale, Laboratorio Labanof, per individuare un’unica procedura per la città di Milano volta all’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati, basata su un approccio multidisciplinare, come richiesto dalla nuova normativa.
Nel 2017, inoltre, il Comune di Milano ha aderito al sistema Sprar per i minori, attraverso la presentazione di un progetto di accoglienza per 150 posti dedicati ai giovani migranti, di cui 15 per i neomaggiorenni, 10 per le ragazze vittime della tratta e 25 per minori con vulnerabilità psicofisiche. Il bando pubblico di affidamento del servizio, che prevede un contributo annuo di 4 milioni di euro per il triennio 2017-2020 derivanti dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, è attualmente in corso e prevede di avviare l’attività nel mese di giugno.
Attualmente sono circa 800 i minori stranieri non accompagnati presenti nelle strutture convenzionate con il Comune di Milano. La quasi totalità è ospite delle comunità socio-educative, in attesa che venga conclusa la procedura per l’affidamento del servizio di accoglienza specificamente dedicato. Nel 2018 gli arrivi hanno subito un’importante flessione, seguendo l’andamento più generale dei flussi migratori. Sono stati, infatti, solo 62 i nuovi ingressi nei mesi compresi tra gennaio e marzo di quest’anno, una diminuzione di circa il 70%. Nel corso dei prossimi mesi verrà effettuato un monitoraggio per verificare, in itinere, i risultati di questa nuova sperimentazione