Leonardo e Sofia i nomi più scelti fra i nuovi nati di coppie italiane e straniere e tutti gli altri sono nati tra il 1° gennaio e il 29 dicembre di quest’anno. Nonostante il fermo assoluto delle cerimonie stabilito dal Governo tra l’8 marzo e il 7 maggio e la ripresa delle celebrazioni in forma contingentata (gli sposi, due testimoni e l’officiante), sono 1.650 le coppie che si sono unite tra matrimoni civili (1.257), religiosi (281) e unioni civili (112). Di queste, più del 70% è rappresentato da coppie italiane, il 20% ‘miste’, la restante parte straniere.
Ad oggi le cerimonie civili si svolgono nella Sala Formazione di via Larga ancora in forma ridotta e sempre con l’obbligo d’indossare dispositivi di protezione individuale.
Alla fine dell’anno i residenti milanesi sono 1.392.802, il dato risente della flessione delle nascite e dell’aumento dei decessi, 16.692 in tutto il 2020 dovuto anche all’emergenza sanitaria da Covid-19. Ma non solo. Nel corso dei mesi di lavoro in smartworking, con la naturale diminuzione di alcuni servizi, gli uffici dell’Anagrafe hanno potuto realizzare una puntuale verifica sulle cancellazioni anagrafiche per irreperibilità, attestandone circa 6mila, pratiche complesse che spesso richiedono diversi mesi prima di essere portate a compimento; dal 2018, anno in cui è entrato in vigore il Censimento permanente della popolazione, vengono eseguite con maggiore regolarità.
“Sebbene questa Amministrazione fosse già sulla strada dell’innovazione, commenta l’Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco, le conseguenze della crisi pandemica hanno portato a un’improvvisa accelerazione dei servizi digitali, che abbiamo potenziato e implementato grazie al lavoro fatto a partire dal 2016. Il 2020 è stato l’anno in cui abbiamo lanciato l’app del Fascicolo del cittadino, che in soli 6 mesi è passata da 7mila a 70mila download; l’anno in cui i certificati richiesti online hanno sfiorato il 90% del totale, così come le pratiche di iscrizione ai principali servizi del Comune, ai concorsi, la richiesta dei buoni spesa, solo per citare alcuni esempi. Inoltre lo smartworking ha permesso ai dipendenti dell’area Servizi al cittadino, solitamente impegnati allo sportello, di lavorare 24mila pratiche da remoto, riuscendo ad azzerare le richieste in sospeso. Anche nei drammatici momenti della pandemia, il Comune è rimasto vicino ai cittadini e lo ha fatto grazie al lavoro delle donne e degli uomini impiegati nei nostri uffici”
Fonte: comune di Milano