Due le scadenze strategiche da ricordare, fissate dal Decreto legge nazionale in materia di transizione digitale della Pa. La prima, quella fatidica, è il 28 febbraio 2021, giorno a partire dal quale viene disposto l’utilizzo esclusivo delle identità digitali, della carta d’identità elettronica e della Carta Nazionale dei Servizi, quali strumenti di identificazione dei cittadini che accedano ai servizi on-line. Contestualmente, viene anche vietato alle amministrazioni di rilasciare o rinnovare credenziali diverse da queste per le interazioni digitali con gli Enti locali. Sempre il 28 febbraio, inoltre, diventerà obbligatorio rendere fruibili i servizi in rete tramite l’app IO, per smartphone e tablet IO, e sarà anche il giorno da cui decorrerà l’obbligo per i prestatori di servizi di pagamento abilitati, come ad esempio le banche e le poste, di utilizzare esclusivamente la piattaforma PagoPA per i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni.
Se la fine di febbraio segna il termine della fase 1, quella di adesione, la fase 2, che riguarda invece l’integrazione, dovrà invece completarsi entro il 31 dicembre 2021. Per quella data gli enti locali dovranno spostare almeno il 70% dei servizi di incasso su PagoPA, dal pagamento della Tari a quello della refezione scolastica. In altre parole, saranno tenuti ad attivare almeno 10 servizi digitali sull’app IO, come le operazioni di anagrafe o quelle degli sportelli edilizia, e infine completare il passaggio allo SpID come strumento unico per l’accesso alle funzioni online dei Comuni.
Fonte: Mid