Il Presidente della Repubblica, in occasione della giornata internazionale della donna celebrata al Quirinale, ha definito il femminicidio una “emergenza sociale tragica e inquietante. Speriamo si possa giungere a un’approvazione definitiva della legge, già varata all’unanimità dalla Camera, che assicura un futuro di dignità e speranza ai figli delle donne uccise da propri compagni o ex compagni – ha aggiunto – La voce delle donne spaventa i violenti perché evoca e costruisce pace. Sono ben consapevole – ha proseguito Mattarella – che le donne non solo in Italia diano alla società più di quanto ricevano in cambio. Ciò nonostante, quella delle donne è un’azione tenace, risoluta e paziente. È molto spesso coraggiosa. Non a caso, coraggio, tenacia, pazienza e lungimiranza sono le caratteristiche necessarie per costruire la pace. E le donne le possiedono”. E ancora: “È ormai acquisito – ma è sempre stato evidente – che il lavoro femminile, la crescita demografica, l’educazione dei figli, sono fattori decisivi, non solo per la tenuta sociale di una società, ma anche per il suo sviluppo economico. Abbiamo l’obbligo – ha concluso il Presidente della Repubblica – ma anche reale interesse, a rimuovere tutti quegli ostacoli di natura economica, sociale e, purtroppo, di abito mentale che ancora impediscono a tante donne di raggiungere livelli apicali e parità di retribuzioni”.