Sta per iniziare l’iter parlamentare della legge di Bilancio 2021, dopo l’ulteriore esame in Cdm. Una manovra da 38 miliardi che fa fronte all’emergenza Covid e al tempo stesso rafforza le linee di intervento messe in campo dal Governo per sostenere il rilancio del Paese che uscirà dalla pandemia.
Ecco alcune delle principali misure del testo che fanno capo alla Pubblica amministrazione:
– Ulteriori 400 milioni di euro per il rinnovo dei contratti pubblici 2019-2021. La dotazione disponibile a regime raggiunge i 3,8 miliardi per le amministrazioni dello Stato e a 6,7 miliardi sull’intera Pubblica amministrazione.
– Un fondo da circa 3,6 miliardi fino al 2033, facente capo al Mef, destinato al reclutamento di personale a tempo indeterminato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente.
– Nascono i Poli territoriali avanzati (Pta), destinati a fungere da strutture territorialmente decentrate per lo svolgimento dei concorsi nonché a garantire spazi di lavoro comune per i dipendenti pubblici, anche per la formazione e il lavoro agile. Si potranno valorizzare, per la creazione dei Pta, immobili dello Stato grazie ad accordi con il Demanio o con l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia.
Oltre a ciò, la manovra contempla un rafforzamento dei gangli più importanti della macchina dello Stato, dalla sanità alla scuola, passando per il sostegno alle forze di polizia e agli enti locali.