“Il tema della sostenibilità dei servizi è una criticità del Pnrr, già oggi dobbiamo porci il problema di come faremo a mantenere il livello dei servizi dopo la scadenza del 2026. Dobbiamo fare una distinzione tra la spesa per investimenti e quella per non investimenti e cercare di conciliare le politiche di rigore contabile con il mantenimento dei servizi”. A dirlo è stato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi parlando nel corso del panel dedicato ad ‘Equità e coesione sociale: i progetti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali’ con cui si è aperta la sessione pomeridiana della prima giornata di ‘Missione Italia’, moderata dal giornalista del Sole 24 Ore Gianni Trovati.
Il sindaco di Napoli ha evidenziato il valore delle politiche di coesione attivate con le risorse Pnrr, “sono utili a colmare i divari tra i territori, che sono sia geografici (Nord/Sud, aree urbane ed aree interne) ma anche generazionali con il grosso tema degli anziani non autosufficienti che spesso si somma a quello della marginalità sociale”. Il nodo centrale per Manfredi è “che fino al 2026 ci sono le risorse per avviare i progetti mentre poi mancano prospettive finanziarie, con il possibile blocco della spesa corrente che rappresenta un grosso pericolo”. Questo si incrocia poi con il tema dell’applicazione del patto di stabilità. “Stiamo molto attenti a come applichiamo il Patto di stabilità perché se poi riduciamo la capacità di spesa corrente da parte dei Comuni, che hanno già dato tantissimo alla finanza pubblica italiana, alla fine saremo costretti a non far funzionare le cose che oggi sosteniamo con il Pnrr”, ha osservato Manfredi.
Ha paventato lo stesso rischio Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto. “Non vorrei che alla fine del 2026 i Comuni si trovino con tante cattedrali nel deserto perché non hanno più le risorse finanziarie ed umane per far funzionare i servizi che hanno avviato con il Pnrr”. “Anche in Veneto, da un osservatorio anche privilegiato rispetto all’autonomia, il quadro è drammatico e le previsioni di tagli dei prossimi anni già adesso spingono gli uffici ad immaginare delle scelte per mantenere i bilanci in equilibrio senza rinunciare ai servizi”, ha aggiunto il sindaco trevigiano. “I Comuni della mia regione hanno rispettato le tempistiche previste per i progetti del Pnrr, ma ora dobbiamo avere certezze sulle risorse, finora abbiamo lavorato sulla fiducia, ma i costi ora sono cresciuti e tutto questo ci preoccupa”.
Analoghe considerazioni anche dal sindaco di Varese Davide Galimberti. “Quando abbiamo elaborato i progetti del Pnrr tre anni fa, il tema della spesa corrente non era considerato rilevante mentre oggi è la questione chiave per mantenere il livello dei servizi avviati. Per questo nella nostra esperienza stiamo già cercando di ricalibrare l’attuazione dei progetti per essere pronti quando arriveranno i tagli alla spesa corrente che mette in pericolo l’attuazione degli stessi progetti. Anche per me, senza garanzie sulla spesa corrente, è molto forte il pericolo di dare vita a tante ‘cattedrali nel deserto”, ha concluso.
Fonte: Anci