L’iniziativa si contraddistingue per essere un progetto collaborativo di citizen science e punta a supportare la ricerca in materia di zanzare e patogeni eventualmente veicolati tramite la collaborazione dei cittadini: chiunque può scaricare l’app, scattare una foto di zanzare, dei siti riproduttivi o di eventuali punture ricevute. Le informazioni, condivise tramite la piattaforma digitale, permettono di tracciare le zanzare e mantenerle sotto osservazione: l’interesse è soprattutto verso la zanzara notturna (Culex pipiens) responsabile della trasmissione del virus West Nile in Italia.
Il progetto vede in campo l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento, l’Università di Bologna e il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza che coordina il gruppo, monitorare le zanzare e i patogeni che possono trasmettere, come il virus West Nile, è importante per la salute pubblica e per la sanità animale.
L’app con cui i cittadini aiutano i ricercatori a tracciare le specie di zanzara presenti sul territorio è un progetto di scienza partecipata (Citizen Science) – coordinato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza a cui partecipano l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e l’Università di Bologna – che coinvolge i cittadini nel monitoraggio delle zanzare. Basta avere uno smartphone, scaricare l’app e inviare ai ricercatori foto di zanzare e di possibili siti riproduttivi dell’insetto (es. tombini), ma anche segnalazioni delle punture ricevute, nonché interi esemplari dell’insetto. Il tracciamento sarà indirizzato a tutte le specie di zanzara: sia quelle che hanno ampliato la loro distribuzione a seguito di fenomeni quali cambiamento climatico, globalizzazione e aumento degli spostamenti internazionali (specie invasive), sia quelle già presenti in origine sul territorio (specie autoctone), come la cosiddetta “zanzara comune” o “zanzara notturna” (Culex pipiens), responsabile della trasmissione del virus West Nile in Italia.
L’Italia è sempre al centro della ricerca scientifica sulle zanzare, che mai come ora vanno studiate con attenzione anche nel nostro paese con le loro fastidiose punture, infatti, le zanzare possono anche trasmettere malattie a uomo e animali. Questo succede prevalentemente in regioni tropicali dove oltre 700.000 morti sono attribuiti a malattie trasmesse da zanzare, si stima che circa metà della popolazione mondiale viva in aree dove è possibile contrarre un’infezione attraverso la puntura di una zanzara.
Quest’estate, in Italia è stato registrato un forte aumento di casi del virus di West Nile rispetto agli anni precedenti. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo, mentre il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Solo in rari casi, e prevalentemente nelle persone anziane, il virus produce seri problemi neurologici e può essere letale. Dalla sua prima segnalazione nel 1937 in Uganda, nell’omonimo distretto, il virus West Nile è ormai presente in Medio Oriente, Nord America, Asia Occidentale ed Europa, dove è comparso nel 1958 e in Italia dal 2008.
Dall’inizio di giugno al 30 agosto 2022, il bollettino periodico dell’Istituto Superiore di Sanità riporta 386 casi umani di infezione confermata, con 22 decessi; il primo caso è stato in Veneto e prevalgono le segnalazioni al nord, ma se ne registrano anche più a sud come in Toscana ed Emilia-Romagna, nonché in Sardegna. La sorveglianza veterinaria su cavalli, zanzare e uccelli (selvatici e stanziali) al 30 agosto conferma la circolazione del virus West Nile in Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna. E tra tutte le infezioni umane West Nile segnalate allo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) dai paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo, dall’inizio della stagione di trasmissione al 31 agosto 2022, la maggior parte arriva dall’Italia.