Sono stati attivati a Cavalese, Malè, Rovereto e Tione di Trento i primi punti Digitale Facile; il progetto rientra nella Missione 1 del PNRR (finanziato con 1 mln.) ed è destinato a supportare le fasce della popolazione più esposte ai rischi del digital divide che attualmente vede l’Italia sotto la media europea con il 46% della popolazione in possesso delle competenze digitali di base, a fronte del 54% della media UE, mentre il dato per il Trentino si attesta al 52% (Rapporto DESI 2022, Politecnico di Milano).
In Trentino il progetto è coordinato dall’Unità di missione strategica semplificazione e digitalizzazione della Provincia, in sinergia con il Consorzio dei Comuni trentini e i comuni aderenti all’iniziativa.
Il servizio è rivolto alle persone in difficoltà che vogliono migliorare la conoscenza e l’utilizzo dei servizi pubblici online (TreC, iscrizione scolastica, bollo auto) ed è finalizzato ad aumentare la familiarità con l’uso di strumenti e servizi digitali nell’obiettivo di incrementare le competenze digitali di base della cittadinanza (il target prevede 17.000 persone entro il 2025), per evitare che il digital divide si trasformi in esclusione sociale o in perdita di opportunità o accesso ai servizi.
I cittadini possono ricevere assistenza, accompagnamento e formazione per l’utilizzo dei servizi e delle tecnologie digitali (computer, identità digitale, smartphone, rete Internet) potendo usufruire del supporto di un operatore e di una postazione dedicata presso lo sportello.
Il servizio è gratuito e aperto ad utenti di ogni età, l’ appuntamento deve essere prenotato attraverso il portale della Provincia, alla sezione “servizi” www.provincia.tn.it/Digitale-Facile o chiamare il numero verde 800228040 che offrirà l’assistenza e le informazioni sia per la prenotazione (se richiesto) che per l’accesso allo sportello. Con l’occasione si è fatto il punto anche sulle principali iniziative di natura trasversale (non di settore) afferenti il digitale e finanziate con le risorse del PNRR-PNC, in particolare sul progetto “Bandiera”.
Fonte: Provincia autonoma di Trento