La Cassa depositi e prestiti ed il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) hanno appena sottoscritto un accordo che guarda alla promozione d’iniziative congiunte di cooperazione. L’intesa rientra nella strategia internazionale di Cdp volta a promuovere e finanziare investimenti pubblico-privati finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile anche grazie all’estesa rete di Undp in oltre 170 Paesi, la sua presenza a livello nazionale e il ruolo centrale che riveste nella guida dell’Agenda 2030 per la sostenibilità.
“Questo accordo si inserisce nella strategia di Cdp, orientata a promuovere la cooperazione e ad individuare investimenti in grado di favorire il raggiungimento dei Sustainable Development Goals – ha detto l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo –. Come previsto dal nostro Piano industriale, assumiamo un approccio proattivo nel sostegno alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile, impegnandoci non soltanto nell’individuazione, ma anche nell’indirizzo e nel finanziamento dei progetti di investimento”.
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e i 169 sotto-obiettivi ad essi correlati costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030, tenendo conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni chiave: economica, sociale ed ecologica. L’amministratore di Undp, Achim Steiner, ha commentato: “La partnership di Undp con Cdp è una nuova iniziativa che mira a fornire un contributo per colmare il gap di 2,5 trilioni di dollari di finanziamenti che occorrono per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. E’ bello vedere che l’impegno italiano per lo sviluppo internazionale continua a crescere”.
Il Memorandum of understanding tra Cdp e Undp segue l’inaugurazione del Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile dell’Africa, che si trova a Roma ed è stato istituito con un’intesa tra Ministero dell’Ambiente italiano, Fao e Undp per facilitare lo scambio di informazioni tra i Paesi G7 sulle iniziative in Africa, al fine di aumentare il sostegno dello sviluppo sostenibile proprio nel continente africano. Salvaguardare la fascia maggiormente desertificata, quella del Sahel, fortemente colpita dal cambiamento climatico, significa infatti supportare almeno 10 Paesi africani che ne sono attraversati.