Il IV Rapporto sulla Tariffazione puntuale in Italia illustra i risultati dell’indagine realizzata dalla Fondazione IFEL sulla diffusione della tariffazione puntuale fra i Comuni italiani nell’anno 2023.
Grazie al lavoro continuativo di rilevazione e ricerca svolto sin dal 2019 con la collaborazione delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA), delle Regioni e delle Province Autonome di Bolzano e Trento, nonché degli Enti d’Ambito e di numerosi Comuni e soggetti gestori del servizio di igiene urbana, attualmente IFEL dispone di una base dati completa, attendibile e aggiornata sugli anni 2018-2023.
Si tratta del 4° studio che viene pubblicato dalla Fondazione; i dati relativi all’anno 2023 vengono analizzati dal punto di vista della distribuzione territoriale, delle dimensioni demografiche dei Comuni e dei diversi regimi di TP (Tributo puntuale e Tariffa corrispettiva). Il lavoro di IFEL contiene inoltre un’analisi delle performance ambientali raggiunte e – per la prima volta – delle modalità di gestione del servizio di igiene urbana dei comuni in TP (in economia, affidamento a terzi mediante procedura a evidenza pubblica, mediante società in house o società mista).
Dalla lettura dei dati, corredati da un apparato di grafici e mappe, emerge il quadro vivace e variegato dello stato dell’arte della tariffazione puntuale in Italia, caratterizzato dal protagonismo dei Comuni – singoli o spesso associati in Enti d’ambito – e dei loro gestori del servizio rifiuti. Si evidenziano numerosi elementi di continuità – come la crescente diffusione della TP nel Nord, il permanere del ritardo del Sud, l’importanza del ruolo di sostegno e indirizzo delle Regioni – ma anche alcune interessanti novità, fra cui per esempio la rapida introduzione della TP in buona parte del territorio della Provincia di Rovigo, l’unica del Veneto senza alcuna esperienza fino al 2022, e il crescente numero di Comuni dell’Emilia Romagna e della Toscana che passano dalla TARI tributo puntuale alla tariffa corrispettiva.
Il lavoro della Fondazione IFEL è particolarmente importante anche perché viene pubblicato in un momento particolare: il 5 agosto scorso, infatti, come noto, l’ARERA ha adottato il TICSER (Testo integrato corrispettivi servizio gestione rifiuti; delibera n. 396/2025/R/rif), che stabilisce i nuovi criteri generali per la definizione dell’articolazione tariffaria da applicare agli utenti del servizio rifiuti urbani. Le nuove regole vanno a sostituire gran parte del cosiddetto “Metodo Normalizzato” (d.P.R 158/1999), utilizzato ormai da quasi 30 anni da circa l’80% dei Comuni: dovranno essere applicate obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2028 e varranno per tutte le gestioni, sia per quelle in regime tributario di prelievo (TARI presuntiva e puntuale) che per quelle in tariffa corrispettiva.
La domanda che ci si pone ora è quale sarà l’impatto della riforma dell’articolazione tariffaria varata da ARERA sui sistemi di tariffazione puntuale attuali, e se questa potrà favorire l’ulteriore diffusione dell’approccio PAYT, soprattutto nel Mezzogiorno.
L’entrata in vigore della riforma tariffaria rappresenterà una sorta di “anno zero” per il quadro regolatorio. Pertanto, nella primavera del 2026 IFEL avvierà un filone di attività di approfondimento dedicato al TICSER, con l’obiettivo di analizzare l’impatto concreto della riforma e di supportare gli stakeholder (Comuni, Enti d’Ambito e gestori) nella corretta interpretazione e implementazione del nuovo sistema.
Fonte: IFEL