Nel terzo trimestre 2017, il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel complesso delle attività economiche considerate, è pari all’1,0%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti. L’indicatore cresce di 0,1 punti percentuali nei servizi, raggiungendo l’1,1%, mentre rimane stabile allo 0,8% nell’industria.
I posti vacanti misurano le ricerche di personale che alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre) sono già iniziate e non ancora concluse. Sono, infatti, quei posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al di fuori dell’impresa interessata e sia disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.
I dati presentati dall’Istat si riferiscono ai posti disponibili per lavoratori dipendenti nelle imprese con almeno 10 dipendenti dell’industria e dei servizi. Le rilevazioni sono state prodotte sulla base di due diverse ricerche: quella mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni, il costo del lavoro nelle grandi imprese, per le aziende con almeno 500 dipendenti dell’industria e dei servizi; quella trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate, per le ditte con 10-499 dipendenti dell’industria e dei servizi.
Il tasso di posti vacanti può fornire, usato assieme ad altri indicatori, informazioni utili ad interpretare la congiuntura. I posti vacanti, infatti, possono dare segnali anticipatori sull’andamento del numero di posizioni lavorative occupate nel prossimo futuro.
Le prossime stime preliminari del tasso di posti vacanti nell’industria e nei servizi, riferite al quarto trimestre 2017, saranno pubblicate il 13 febbraio 2018, a 44 giorni dalla fine del trimestre di riferimento.