Per le donne, dai 15 ai 64 anni, il tasso di occupazione a giugno ha raggiunto il 48,8%, il valore più alto dall’avvio delle serie storiche (almeno dal 1997).
Il numero degli occupati ha ripreso a crescere e tocca con il segno positivo le 23.000 unità su base mensile, un aumento dovuto al rialzo dei dipendenti a termine (cresciuti di 37.000 unità).
Torna a diminuire anche il tasso di disoccupazione giovanile, che a giugno si è attestato al 35,4%, in calo di 1,1 punti percentuali sul mese di maggio.
Il dato riguardante i dipendenti a termine ha raggiunto quota 2,69 milioni, sfiorando il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche afferenti a questa voce (1992).
“Al di là delle oscillazioni mensili, questo mese di segno positivo vede il dato incoraggiante della costante crescita di medio-lungo periodo dell’occupazione e della contestuale diminuzione dei disoccupati e degli inattivi – ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti -. Su base annua l’occupazione cresce di 147.000 unità. Da febbraio 2014 gli occupanti sono 821.000 in più, di cui 553.000 permanenti; i disoccupati sono 421.000 in meno e gli inattivi 707.000 in meno”.
Dati ancora distanti da quelli dell’area Euro, che fanno tuttavia guardare con un pizzico di fiducia in più al futuro.