Nel 2016 gli occupati sono aumentati di 293.000 unità (+1,3%), mentre l’input di lavoro è salito di 323.000 unità d’impiego (+1,4%), con un ritmo superiore a quello del Pil. Dando uno sguardo a tutto tondo vediamo che in Germania è stata registrata un’elevata reattività dell’occupazione alla crescita dell’output: all’aumento del Pil (+1,9%) si è associata un’accelerazione dell’occupazione (+2,9%). In Spagna la dinamica dell’occupazione (+2,7%) si è invece mantenuta su tassi inferiori all’aumento del Pil (+3,2%). Nel nostro Paese l’espansione dell’occupazione ha interessato in particolare i servizi, dove l’aumento nel terziario ha costituito il 96,4% dell’incremento totale netto degli occupati, con tassi più significativi nei comparti dell’attività dei servizi di alloggio e ristorazione, di trasporto e magazzinaggio, come pure di prestazioni alle imprese. Nell’area euro questa quota è stata pari all’83,3%.
Gli occupati con titolo di studio sono aumentati (+2,4%), ma ad un ritmo di crescita inferiore rispetto alla media dell’area euro ( +3,3%). Il miglioramento dell’occupazione ha interessato anche la categoria con un titolo di studio primario (+0,6%), a fronte di una stabilità registrata mediamente nell’area dell’euro. Le differenze hanno riguardato anche l’evoluzione dell’occupazione per forma contrattuale. Lo scorso anno il numero degli occupati con contratto a tempo parziale ha registrato un incremento superiore a quello dell’area euro (rispettivamente +2,6% e +1,6%), mentre per i contratti temporanei la dinamica è stata relativamente più contenuta nel nostro Paese con +1,7% anzichè +3,1% nell’area euro.
Nel 2016, nonostante il consistente aumento degli occupati complessivi, il tasso di disoccupazione è diminuito di soli due decimi di punto rispetto al 2015, attestandosi all’11,7%; ciò ha determinato un ampliamento del divario con l’area euro. E’, inoltre, proseguita la fase di moderazione salariale, dove le retribuzioni lorde di fatto, per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno sono risultate in lieve ripresa (+0,7% nel 2016 e +0,4% nel 2015. Quest’anno l’occupazione, espressa in termini di unità di lavoro, è prevista in crescita (+0,7%) mentre il tasso di disoccupazione è atteso in moderata diminuzione (11,5%), mantenendosi distante da quello della media dell’area euro. In questi ultimi cinque mesi, le retribuzioni per dipendente continueranno a mostrare una dinamica moderata ma superiore a quella dello scorso anno (+0,9%). Quanto alla dinamica della produttività sembrerebbe avviarsi a tornare positiva.