L’esplosione dell’Intelligenza Artificiale
Negli ultimi dodici mesi, l’uso dell’IA nelle imprese italiane con almeno 10 dipendenti è raddoppiato: dal 8,2% del 2024 al 16,4% nel 2025. La crescita più marcata si registra tra le grandi aziende (oltre 250 addetti), dove l’adozione balza al 53,1% (era il 32,5% nel 2024), ampliando il divario con le PMI, ferme al 15,7%.
Tra le imprese che utilizzano l’IA, oltre la metà (59,1%) sperimenta soluzioni di IA generativa per linguaggio, immagini e video, mentre il 70,8% impiega tecnologie per estrarre conoscenza da documenti di testo. Gli ambiti principali di applicazione sono Marketing e Vendite (33,1%), Processi Amministrativi (25,7%) e Ricerca e Sviluppo/Innovazione (20%).
Gli ostacoli all’adozione
Nonostante la rapida diffusione, quasi il 60% delle aziende che ha valutato l’IA ma non ha investito segnala la mancanza di competenze come principale freno (58,6%). Seguono: incertezza normativa (47,3%), dati insufficienti o di scarsa qualità (45,2%), preoccupazioni per privacy e protezione dei dati (43,2%) e costi elevati (43%).
Obiettivi europei quasi raggiunti
L’Italia si avvicina rapidamente ai target 2030 del “Decennio Digitale”. Tra i principali risultati:
- Digitalizzazione delle PMI: il livello base di digitalizzazione interessa oggi l’88,3% delle piccole e medie imprese, quasi a ridosso dell’obiettivo europeo del 90%.
- Cloud Computing avanzato: l’adozione di servizi cloud di livello intermedio o avanzato cresce fino al 68,1% delle imprese, verso il target del 75% previsto per il 2030.
Boom di analisi dei dati e software gestionali
Il biennio 2023-2025 ha visto anche un forte incremento nell’uso di altri strumenti digitali:
- Analisi dei dati: le aziende che fanno analisi dei dati passano dal 26,6% al 42,7%, coinvolgendo internamente il 34,6% degli addetti o ricorrendo a partner esterni (14,4%).
- Software gestionali: gli ERP (Enterprise Resource Planning) sono utilizzati dal 49,5% delle imprese (42,2% nel 2023), mentre i CRM (Customer Relationship Management) raggiungono il 21,7%.
E-commerce stabile tra le PMI
Nonostante i progressi tecnologici, l’e-commerce mostra segnali di stagnazione tra le piccole e medie imprese. La quota di PMI che realizza almeno l’1% del fatturato online resta al 14,3%. Nel complesso, il 20,1% delle aziende con almeno 10 dipendenti vende online, in leggero calo rispetto al 20,4% del 2024, con il fatturato generato che scende al 15,7% del totale (era 17,7% nel 2023).
Fonte: Istat
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