Telecom diserta la seconda gara Infratel per l’assegnazione di fondi pubblici destinati allo sviluppo della fibra nelle aree a fallimento di mercato. Ma intanto l’ex monopolista guadagna tempo impugnando il bando che mette in palio 1,2 miliardi di euro in dieci regioni italiane (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia autonoma di Trento ).
Telecom Italia, dunque, non ha preso parte al secondo bando Infratel per la realizzazione della rete a banda ultralarga nelle aree bianche e conferma che “assicurerà il servizio ultrabroadband in fibra al 95% delle abitazioni entro il 2019, incrementando e accelerando il proprio piano di copertura”.
OpEn Fiber, la società che fa capo a Enel e Cdp, ha invece consegnato la documentazione e quindi parteciperà al secondo bando, che riguarda le aree bianche, cioè aree a fallimento di mercato, di dieci regioni.
Il bando, che scadeva ieri alle 13, riguarda Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia, ma anche la provincia di Trento, e mette sul piatto 1,2 miliardi di euro. Tra le altre offerte pervenute a Infratel c’è anche quella di Acea Illuminazione.