In Piemonte arrivano gli ‘angeli della semplificazione’, 50 esperti formati dalla Regione che avranno il compito di aiutare i Comuni e gli ordini professionali nell’iter di digitalizzare e modernizzazione. L’annuncio è arrivato dall’assessore regionale alla Delegificazione Roberto Rosso, durante la presentazione e l’avvio dei lavori del Tavolo di coordinamento regionale per la semplificazione. In Piemonte, infatti, hanno preso il via il 7 ottobre i lavori del Tavolo di coordinamento regionale per la semplificazione.
Presso la Sala multimediale di corso Regina Margherita 174, dunque, l’assessore Roberto Rosso ha incontrato i rappresentanti di circa 50 enti, tra associazioni di categoria, cooperative, ordini professionali e organizzazioni di volontariato, per invitarli a fare parte di una o più delle quattro sezioni in cui è diviso il Tavolo (ambiente e edilizia, sanità e welfare, agricoltura, attività produttive) e lavorare a fianco dei funzionari regionali per rendere procedure e normative più snelle, diminuendo e semplificando quelle esistenti, rendendo più agile ed efficace il sistema burocratico regionale.
Ogni sei mesi ciascuna sezione dovrà produrre un disegno di legge da sottoporre alla Giunta e poi al Consiglio regionale, per eliminare norme considerate inutili o desuete. Anche i singoli cittadini potranno partecipare a questa grande operazione di snellimento, scrivendo all’indirizzo mail rosso.semplificazione@regione.piemonte.it, indicando il problema, le norme di riferimento, la proposta di intervento e i soggetti che ne beneficeranno.
Ma la novità più rilevante annunciata da Rosso è l’introduzione a breve dei cosiddetti “Angeli della Semplificazione”, 50 fra dipendenti delle Province e giovani usciti dalle Università piemontesi, appositamente formati dalla Regione, incaricati di affiancare gli enti locali e le associazioni nell’opera di digitalizzazione e modernizzazione delle procedure.
Ed ancora, quando si tratterà di assumere un particolare provvedimento, saranno organizzati stage di tre settimane per i funzionari regionale nelle associazioni di categoria, ordini o imprese, per costruire insieme a loro una norma che sia davvero utile e incisiva per i destinatari.