E’ ripreso l’esame del Ddl che delega il Governo a riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, con l’obiettivo di arrivare a un assegno universale familiare. Il provvedimento, a prima firma Stefano Lepri (Pd), è stato presentato al parlamento il 30 aprile del 2014 e un paio di mesi, dopo è stato assegnato alla commissione Finanze del Senato. Da allora il Ddl è stato praticamente congelato fino alla scorsa settimana, quando i lavori sono ripresi con l’obiettivo di esaminare e votare gli emendamenti.
Un sostegno ‘universale’ dal fisco per i figli a carico, dunque, che raggiunga anche autonomi e incapienti. La commissione Finanze del Senato ha ripreso dopo diversi mesi l’esame del ddl delega Lepri, citato tra l’altro da Tommaso Nannicini al Lingotto. “La prossima settimana si vota – assicura il relatore Moscardelli – e visto il consenso registrato al Lingotto puntiamo a chiudere al più presto”. Resta il nodo coperture, visto che la proposta aggiunge 2 miliardi (4 a regime) ai 19 che oggi si spendono per i vari assegni familiari che sarebbero riassorbiti dal nuovo strumento.
La delega indica un sistema di ‘decalage’ (fino ai 3 anni un sostegno più cospicuo, che si riduce tra i 3 e i 18 ed viene ulteriormente limato fino ai 26 anni), abolisce i vari assegni per il nucleo familiare e lega il nuovo beneficio all’Isee. Fino a 30mila euro di soglia Isee l’assegno sarebbe uguale per tutti per poi calare nella fascia tra 30 e 50mila euro di soglia Isee. Previsto un innalzamento di 5mila euro della soglia per ogni figlio ulteriore.
Il provvedimento, si spiega nel dossier di documentazione, ”è volto a superare la situazione di frammentarietà e disomogeneità che caratterizza la disciplina vigente, attraverso la previsione di un’unica misura generalizzata di beneficio per i minori a carico, sostitutiva di tutte le agevolazioni finora riconosciute”.