Tra una settimana andrà in Aula alla Camera il testo di legge per la tutela e la valorizzazione delle linee ferroviarie dismesse e la realizzazione di una rete di mobilità dolce. Un testo unificato, che ha preso spunto da quattro proposte di legge: 72 Realacci; 599 Bocci; 1640 Famiglietti; 1747 Busto. A dirlo è stato il presidente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera e primo firmatario di una delle proposte di legge. Per l’attuazione del provvedimento, che istituisce quella che viene definita la rete nazionale della mobilità dolce, è previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro all’anno per il triennio 2016-2018. Realizzare un insieme di percorsi ciclo-pedonali, integrandoli con un sistema di mobilità sostenibile composto da ciclovie turistiche nazionali, cammini, ex ferrovie e strade storiche è un’occasione imperdibile per valorizzare la bellezza e la varietà del paesaggio italiano, promuovendo altresì nuove forme di turismo e cultura. “In questo modo si vuole dare impulso ad un sistema di percorsi intermodali e sostenibili – ha spiegato Realacci – sui quali pedalare e passeggiare, recuperando a tal fine il patrimonio dei nostri binari dimenticati, in sintonia con quanto proposto anche dalle associazioni riunite nella Confederazione Mobilità dolce”.