Un miliardo e mezzo a favore dell’edilizia scolastica, di cui 1,255 milioni erogati dalla Banca europea per gli investimenti e 300 milioni dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa. I fondi saranno utilizzati da Cdp a beneficio degli Enti locali proprietari degli istituti. Così, lavori di ristrutturazione e messa a norma dal punto di vista sismico saranno oggi più facili grazie all’operazione di sistema prevista dall’intesa appena conclusa.
“Questi accordi sono fino ad ora il contratto di progetto di importo maggiore che sia stato stipulato sull’edilizia scolastica. Rappresentano un ulteriore segnale teso al bene della nostra scuola”. A dirlo il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Bussetti, commentando i protocolli per l’edilizia scolastica siglati il 29 luglio, a Palazzo Chigi, tra il Miur, la Banca europea per gli investimenti (Bei), la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) e Cassa depositi e prestiti. Una firma congiunta apposta alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del titolare del Miur, Marco Bussetti, del vice presidente della Bei, Dario Scannapieco, del vice governatore della Ceb, Carlo Monticelli, e dell’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo.
“Questi accordi – ha spiegato Bussetti – ci consentiranno lo stanziamento di 1,5 miliardi netti per interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Il ricorso ai mutui con la Banca Europea e la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa permetterà allo Stato italiano un risparmio sulla spesa legata agli interessi. Quello di oggi è il frutto del lavoro di un anno di Governo e siamo molto soddisfatti. L’edilizia scolastica è stata da subito una nostra priorità. E lo sarà fino alla fine del nostro mandato”.
Le risorse saranno erogate da Cassa depositi e prestiti a Comuni, Province e Città metropolitane, attraverso la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, che coordina il piano e monitorerà in itinere l’utilizzo dei fondi. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato senza alcun onere per gli Enti locali.