Si sprecano in queste settimane di passione le preoccupazioni per lo stato di salute del turismo nazionale, che langue sotto il maglio di Covid-19, e le connesse discussioni su come rianimarlo. Ma le parole non bastano a evocare il miracolo, servono fatti concreti e strumenti operativi efficaci. Uno di questi ultimi, centrato sul turismo di montagna, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, con il sostegno della Camera di Commercio. Battezzato Covidless Approach & Trust, è rivolto ai Comuni montani. Si tratta di uno strumento di analisi che dà origine a un servizio di supporto operativo all’economia turistica e culturale del territorio e degli Enti locali.
Nel rispetto delle norme e dei protocolli di distanziamento sociale relativi all’operatività dei singoli esercizi, Covidless si concentra sui bisogni dei fruitori e dei turisti che si aspettano di trovare contenuti d’intrattenimento e di fornitura adeguati e di qualità. La valutazione di rating è totalmente indipendente dallo scenario normativo regionale e nazionale anti Covid-19. L’obiettivo è supportare gli enti locali nel mantenimento e nel potenziamento degli standard di accoglienza ricettivo-turistica e culturale. In pratica, il modello fornisce un rating di attrattività territoriale, in grado di identificare e potenziare gli aspetti di fruibilità turistico ricettiva e culturale al pari del periodo pre COVID-19. Si parte da una valutazione, guidata da un referente, che fornisce punteggi per i vari aspetti: dall’ospitalità alberghiera agli impianti sportivi, dall’accessibilità agli uffici comunali, fino allo shopping, alla ristorazione e all’intrattenimento. In base al punteggio ottenuto potranno essere individuati i punti di forza e le aree di miglioramento sulla base delle quali costruire un percorso, affiancati dal team di esperti, per potenziare gli aspetti carenti. Al termine del percorso i Comuni saranno certificati e riceveranno l’attestazione e il marchio “Covidless Approach& Trust”.
Il modello si basa sullo studio realizzato per la rivalutazione e valorizzazione delle Valli Olimpiche Piemontesi, coordinato dai Professori Paolo Biancone e Silvana Secinaro: un esempio di come cogliere le opportunità di questo momento. Elaborato circa un anno e mezzo fa, con l’obiettivo di rivitalizzare economicamente e socialmente le Alpi Piemontesi, questo progetto si focalizza oggi su come applicare i modelli studiati all’attuale situazione di emergenza, dimostrando come sia possibile definire delle linee guida declinabili anche su altre realtà. Il primo Comune che ha aderito a Covidless A&T è Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, nella provincia di Verbania.