Con un ‘manifesto’ di circa 6.000 parole, il fondatore e amministratore delegato di Facebook, si è rivolto all’intero pianeta.
“Ogni anno, il mondo diventa sempre più connesso e questo è considerato positivo – ha scritto – però ci sono ancora persone in tutto il mondo emarginate dalla globalizzazione e movimenti che chiedono di ritirarsi dai rapporti mondiali”. Secondo Mark Zuckerberg i social network possono favorire la creazione di una ‘comunità globale’ sempre più necessaria in un mondo che tende a polarizzarsi e dove si stanno rafforzando le tendenze isolazioniste.
Le persone devono anche affrontare sfide che stanno diventando ‘sempre più globali’, come il terrorismo, i disastri naturali, le malattie, le crisi dei migranti e i cambiamenti climatici, sfide che ‘richiedono risposte coordinate da un punto di osservazione mondiale’. Secondo Zuckerberg, “il progresso richiede che l’umanità si riunisca, non solo nelle città o nelle nazioni, ma in quanto comunità globale”. E a tal fine, il fondatore di Facebook ha riferito di aver disposto “l’investimento di sempre maggiori risorse a tale bisogno”, perchè “la mia speranza è che un crescente numero di persone impegni la propria energia per costruire l’infrastruttura sociale a lungo termine necessaria a riunire l’umanità”.