Il MADRE di Napoli è il miglior museo dell’anno in Italia. Il titolo è stato assegnato al museo d’arte moderna partenopeo dall’importante rivista e sito web Artribune che nel suo consueto «Best of» di fine anno, redatto in collaborazione con un articolato gruppo di opinion makers, su tutto il meglio del 2015 nel mondo dell’arte italiana (personaggi, artisti, curatori, musei, gallerie, politici) ha assegnato il primo posto al museo napoletano di arte contemporanea, fondato nel 2007 e interamente partecipato dalla Regione Campania. Per il MADRE si tratta di un gratificante bis: già nel 2013 Artribune lo aveva ritenuto il miglior museo del Paese e, lo scorso anno gli aveva conferito una menzione speciale. I riconoscimenti della stampa specializzata sembrano trovare riscontro anche nel gradimento del pubblico, cresciuto ancora nel 2015 di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, e più che raddoppiato negli ultimi tre anni. Anche in occasione delle festività natalizie, le sale del museo hanno attratto molti delle migliaia di turisti che sonon giunti a Napoli. Sale affollate per visitare le mostre in corso: da Daniel Buren con «Axèr/Desaxèr» e «Comme un jeu d’enfant» a Marco Bagnoli con «La Voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile», tra le altre esposizioni quella di Mark Leckey «DESIDERATA in media res», Boris Mikhailov «Io non sono io» e i Teatrini-Presepi di Giosetta Fioroni, oltre alla collezione site-specific del primo piano e al percorso espositivo «Per_formare una collezione» al secondo piano dello storico palazzo Donnaregina. Intanto il museo sta già lavorando alla prossima stagione espositiva che comprenderà, tra l’altro, la mostra personale, nella primavera del 2016, dedicata a Mimmo Jodice (Napoli, 1934), uno degli indiscussi maestri della fotografia contemporanea. La mostra, la più ampia retrospettiva mai dedicata all’artista, presenterà, in un percorso appositamente concepito per gli spazi del museo MADRE, più di cento opere, dalle seminali sperimentazioni sul linguaggio fotografico degli anni Sessanta e Settanta ad una nuova serie (Attese, 2015) realizzata dall’artista in occasione di questa mostra. Nella mostra, Jodice articolerà fra loro i principali aspetti e temi della sua ricerca: le radici culturali del Mediterraneo, le epifanie del quotidiano, il paesaggio naturale, la fantasmagoria delle metropoli contemporanee, il confronto fra la tensione etica e la dimensione della cronaca o della storia, così come fra il passato e l’identità contemporanea.