I membri e i paesi invitati del G20 si sono impegnati a indirizzare circa 45 miliardi di dollari della loro recente allocazione dei Diritti Speciali di Prelievo (DSP) verso i paesi vulnerabili, come passo verso l’ambizioso obiettivo globale di 100 miliardi di dollari di contributi volontari. Altri paesi G20 stanno considerando ulteriori contributi. Tutti i contributi sono soggetti a procedure di approvazione nazionali.
L’Italia contribuisce a questo impegno con 4 miliardi di dollari, pari al 20 per cento della propria allocazione di DSP. L’impegno italiano include un contributo da 1 miliardo di DSP (circa 1,4 miliardi di dollari) volto aumentare la capacità di finanziamento del Poverty Reduction and Growth Trust del Fondo Monetario Internazionale, che fornisce finanziamenti agevolati ai paesi più poveri.
Gli impegni fanno seguito alla nuova allocazione generale dei DSP pari a 650 miliardi di dollari, realizzata dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) lo scorso agosto con il forte sostegno del G20. Questa nuova allocazione dei DSP, la più ampia nella storia del FMI, aiuterà ad affrontare il fabbisogno globale di riserve nel lungo termine, al fine di sostenere le politiche in risposta alla crisi da COVID-19.
La nuova allocazione generale rende disponibili circa 275 miliardi di dollari per i paesi emergenti e in via di sviluppo: i Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G20, in occasione della loro riunione di ottobre, hanno espresso apprezzamento per i progressi del FMI nell’identificazione di opzioni concrete per indirizzare su base volontaria una quota dei DSP. Queste opzioni includono l’aumento significativo della capacità di prestito del Poverty Reduction and Growth Trust del FMI, così come l’istituzione di un nuovo Resilience and Sustainability Trust presso il FMI, per erogare finanziamenti a condizioni accessibili volti ridurre i rischi macroeconomici, inclusi quelli derivanti dalle pandemie e dal cambiamento climatico.
Queste iniziative sono parte di un pacchetto più ampio di sostegno ai paesi vulnerabili concordato dal G20 per far fronte alla pandemia da COVID-19. Il pacchetto include la G20 Debt Service Suspension Initiative (DSSI), che si stima abbia assicurato in totale almeno 12,7 miliardi di dollari di sospensione del servizio sul debito tra maggio 2020 e dicembre 2021 a beneficio di 50 paesi, il Common Framework for Debt Treatment Beyond the DSSI, per affrontare le vulnerabilità legate al debito in modo strutturale e con un approccio caso per caso, e la Revisione degli Indicatori di Adeguatezza Patrimoniale delle Banche Multilaterali di Sviluppo (BMS), che è stata appena lanciata e aiuterà a ottimizzare l’impatto delle risorse finanziarie delle BMS.
Fonte: MEF