Il Comune di Modena è una delle tante realtà locali che ha deciso di investire con decisione nella trasformazione digitale. Una roadmap operativa fatta di tanti tasselli, che anno dopo anno hanno contribuito alla realizzazione di servizi digitali funzionali ed integrati con le piattaforme abilitanti.
Ne abbiamo parlato con Luca Chiantone, Responsabile per la transizione al digitale del Comune, e Simone Riccucci, Responsabile Ufficio Agenda digitale con delega allo sviluppo delle piattaforme e servizi online.
I progetti messi in campo
Il Comune di Modena pubblica servizi on-line alla persona (istruzione e servizi sociali), alle imprese (commercio ed edilizia), demografici, tributi, sanzioni e pagamenti, integrati al Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), la Carta d’identità elettronica (CIE) e la Carta nazionale dei servizi (CNS).
Dal 2015 ha adottato anche pagoPA, ed è in fase di completamento la transizione di tutti gli incassi dell’Ente. Non solo, l’adozione di pagoPA ha consentito la revisione del processo di fatturazione, con l’entrata in vigore della fattura elettronica attiva per gli enti. Tutto il ciclo di vita è stato rielaborato facendo perno sui vantaggi che pagoPA poteva offrire in termini di ottimizzazione dei processi.
A gennaio 2021, anche grazie agli ambiziosi obiettivi del Decreto semplificazione e innovazione digitale, è stato poi pubblicato il primo servizio sull’App IO, relativo alle notifiche dei servizi finanziari. Sono ora in fase di rilascio le notifiche degli appuntamenti per l’emissione delle CIE, le notifiche delle scadenze delle tessere elettorali e delle sanzioni oltre che alle notifiche di emissione degli avvisi di pagamento per i servizi educativi e altri servizi alla persona.
La reazione dei cittadini e i numeri del digitale
E’ evidente che lo sviluppo dei servizi digitali deve partire dai cittadini, per offrire loro strumenti semplici ed agili. Grazie alle parole di Chiantone e Riccucci questo appare chiaro, e la reazione dei cittadini modenesi in questo senso è stata di ampio gradimento.
In particolare sono stati apprezzati la facilità di utilizzo di alcuni strumenti e l’ordine del procedimento, favorito dallo strumento informatico, con certezza dei tempi di esecuzione e trasparenza degli stati d’avanzamento. In questo senso le aspettative dei cittadini in tema di servizi digitali sono notevolmente aumentate rispetto alla fase pre-pandemia.
I numeri parlano chiaro. L’esempio più rilevante è rappresentato dal rilascio dei certificati di anagrafe e stato civile on-line, con passaggio dal, 37% del 2019, al 63% del 2020 (corrispondenti a circa 29.000 certificati digitali). Altrettanto importanti sono i numeri riscontrati per l’inoltro di istanze per servizi all’istruzione e per effettuare pratiche online legate all’edilizia che oscillano tra il 70 e il 100% a seconda del tipo di servizio. Anche il transato pagoPA dà un riscontro sulla diffusione del servizio passando da circa 10.000.000€ del 2019 a circa 42.000.000€ del 2020.
Un mandato all’innovazione e una progettazione ambiziosa
Quella che sembra essere la forza del Comune di Modena in questo ambito è una chiara programmazione. Nel corso del 2021, come declinato nel Piano Triennale per l’informatica nella PA del Comune di Modena, sarà ampliata ulteriormente l’offerta di servizi digitali. Nei primi mesi del 2021, per esempio, verranno rilasciati diversi servizi su App IO che riguardano l’ambito dei servizi educativi, dei servizi demografici e sanzioni.
I consigli di Chiantone e Riccucci per i colleghi sparsi sul territorio nazionale sono chiari. Il forte mandato all’innovazione deve essere sostenuto da un orientamento al risultato, con obiettivi sfidanti e ambiziosi. E’ necessaria una struttura dirigenziale e tecnica preparata, dinamica e multi-disciplinare (competenze tecniche, organizzative e giuridiche). Ogni singolo passaggio, dalla progettazione, agli acquisti, all’implementazione deve essere curato nel dettaglio.
Per condividere la propria storia di successo legata alla trasformazione digitale è possibile scrivere a comunicazione@innovazione.gov.it. Le storie, l’esperienza e i consigli degli enti che hanno già operato la transizione potranno aiutare altre amministrazioni nel processo di trasformazione digitale.
Fonte: MID