La classifica dei Comuni più digitali d’Italia nel 2022 vede confermarsi in vetta Firenze, seguita al secondo posto da Milano, e al terzo da un gruppo di città a pari merito: Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma Capitale e Trento. Sono queste le posizioni di testa di ICity Rank 2022, la ricerca di FPA.
Scorrendo la graduatoria, alla nona posizione troviamo l’ex aequo di Cagliari e Genova, all’11esima Parma e Torino, alla 13esima Brescia e Venezia, alla 15esima Palermo, Prato, Reggio-Emilia, Rimini e Verona, alla 20esima Bari, Cesena e Pisa, alla 23esima Padova, alla 24esima Lecce, Siena e Vicenza. Tutte queste, insieme ai comuni sul podio, compongono il gruppo delle 26 città “digitali”, capaci di utilizzare in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie. Altre 75 sono invece in una fase intermedia nel percorso di crescita digitale e 7 in fondo classifica, a livello critico con indice inferiore a 30 (Rieti, Avellino, Benevento, Foggia, Agrigento, Enna e all’ultimo posto Isernia). Tra i comuni digitali, ben 10 sono capoluoghi metropolitani (su 14 complessivi), quasi tutti del Centro/Nord, a testimonianza del permanere di un certo ritardo del Mezzogiorno e delle realtà più piccole nonostante si evidenzi una tendenza al recupero.
A livello generale, infatti, si assiste a una decisa accelerazione nel livello medio di digitalizzazione e a un riequilibrio che ha portato ad accorciare le distanze dal vertice anche da parte di diverse realtà tra le città del Sud e i centri più piccoli. Tra i casi di crescita più significativi, Messina, che nel corso del 2022 è migliorata di ben 34 posizioni (dalla 62^ alla 28^), L’Aquila, Cuneo, Imperia e Trapani, che guadagnano 16 punti. Cagliari, Palermo e Bari si confermano al vertice tra le città del Mezzogiorno. Dopo Lecce, anche Messina, Napoli e Pescara sono ormai vicine all’ingresso tra le città digitali.
Servizi online
Il 2022 è stato un anno di grande espansione nella disponibilità di accesso ai servizi in rete. Le protagoniste sono le città intermedie del Centronord: Cremona guida la classifica, seguita da Bergamo, Rovigo, Trento, Lodi e Verona. New entry Cesena e Siena al settimo posto. Per quanto riguarda i capoluoghi metropolitani, solo Milano e Bologna entrano nella top 10.
App municipali
Seppure in misura inferiore rispetto ai servizi, anche le applicazioni per dispositivi mobili proseguono la loro progressiva diffusione nei Comuni Capoluogo. L’emergere di realtà meridionali è confermato dalla presenza di Bari e Napoli nella top 10. Più precisamente, Bari è al primo posto del ranking (a pari merito con Cremona, Modena, Prato, Trento), Napoli al sesto. Tra i capoluoghi metropolitani del Centronord è presente solo Firenze, in sesta posizione. Gli altri capoluoghi in top ten (Padova, Parma, Reggio Emilia) sono città intermedie settentrionali.
Si tratta dell’utilizzo delle piattaforme digitali nazionali abilitanti, che favoriscono l’accesso agli strumenti resi disponibili online dalle amministrazioni. In testa alla graduatoria di questo indice si trovano tre città di dimensione medio piccola: medaglia d’oro per Cremona, seguono Cesena e Lodi. L’unica città del Mezzogiorno presente è Campobasso, in ottava posizione. Solo tre capoluoghi metropolitani (Milano, Genova e Firenze) si collocano nella top ten, rispettivamente in quarta, quinta e decima posizione.
Social PA
Tra i capoluoghi più social troviamo i centri metropolitani (a partire da Bologna, Venezia, Firenze, Torino e Napoli), che dominano la graduatoria occupando nove delle prime dieci posizioni (anche con Roma, Cagliari, Genova e Milano). Si conferma l’eccezione di Pordenone, che sale quest’anno in sesta posizione.
Open data
La dinamica di diffusione della pubblicazione di Open data è molto più contenuta rispetto ad altre variabili. Attualmente, infatti, sono ancora oltre un terzo del totale le amministrazioni capoluogo che non ne pubblicano. In vetta alla classifica Torino, Arezzo e Milano, mentre l’unica città del Mezzogiorno è Lecce, all’ottavo posto nella top ten.
Apertura
Tra gli indicatori monitorati in questo ambito, figura la presenza del Responsabile per la Transizione Digitale: il numero di amministrazioni capoluogo che hanno comunicato il RTD nell’ultimo anno salgono da 87 a 97. Bari guida la top ten dell’indice, seguita da Arezzo e L’Aquila. Bari e Messina (7^) sono gli unici due capoluoghi metropolitani tra i primi dieci Comuni del ranking.
WiFi Pubblico
Dopo la crescita degli ultimi anni sono solo due i capoluoghi italiani per i quali non è stata individuata l’esistenza di una rete WiFi pubblica. Firenze e Bergamo si confermano ai vertici, seguiti da Genova e Venezia. Tra le top ten prevalgono i capoluoghi metropolitani, compreso Cagliari (5^), unico meridionale. Riescono ad inserirsi Trento, Verona, e Cremona (ultima nella top 10 insieme a Bologna).
Iot e tecnologie di rete
Questo ambito si riferisce al sistema dei servizi funzionali urbani (in particolare illuminazione pubblica, rete semaforica e sistemi di raccolta dei rifiuti, infomobilità, gestione del verde). In vetta alla classifica troviamo a pari merito Bologna, Bolzano, Cuneo, Firenze, Mantova, Trento e Vicenza. Tra le città del Mezzogiorno è presente solo Pescara, che occupa l’ottava posizione della top ten.
Fonte: FPA