Le bandiere arancioni assegnate ai piccoli Comuni dal Touring Club Italiano per il triennio 2018-2020, sono 227, 19 in più rispetto al 2015.
La regione più “arancione” d’Italia è la Toscana con 38 paesi premiati, segue il Piemonte con 28 e le Marche con 21. Tutti i piccoli Comuni premiati si trovano nell’entroterra e si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. L’iniziativa, che quest’anno compie 20 anni, “ha effetti positivi sul territorio – si legge in una nota del Touring Club – favorisce un processo di miglioramento turistico e ambientale, portando benefici tangibili a favore di residenti e turisti”.
Ad aggiudicarsi per la prima volta il prestigioso riconoscimento, che è stato ottenuto solo dall’8% dei borghi che avevano presentato la propria candidatura, Gressoney Saint Jean (AO), Agliè (TO), Chiusa di Pesio (CN), Gavi (AL), Ozzano Monferrato (AL), Almenno San Bartolomeo (BG), Bellano (LC), Pizzighettone (CR), Maniago (PN), San Vito al Tagliamento (PN), Santa Fiora (GR), Frontino (PU), Serra San Quirico (AN), Fara San Martino (CH), Lama dei Peligni (CH), Opi (AQ), Aliano (MT), Oriolo (CS) e Taverna (CZ).
Il 79% dei Comuni bandiera arancione ha aperto nuove strutture ristorative, come Cisternino (BR), che negli ultimi 5 anni ha aperto 10 nuovi ristoranti. L’81% ha aperto nuovi esercizi commerciali e più dell’80% ha incrementato la consistenza ricettiva, come Civita (CS) che, su 900 abitanti, ora conta ben 16 bed & breakfast. Grazie alle bandiere arancioni i piccoli Comuni diventano inoltre più attrattivi, come testimoniato dal numero degli arrivi (+45%), delle presenze (+38%) e dei residenti (+8%).