Parte da qui il leitmotiv dell’Ue che l’11 aprile ha raggiunto l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo, supportati dalla Commissione europea per la realizzazione dell’Agenzia per l’attuazione del programma Partnership for research and innovation in the mediterranean area (PRIMA). Si tratta di un programma che nel prossimo decennio gestirà oltre mezzo miliardo di euro in relazione ai temi dell’innovazione nei sistemi alimentari, delle tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza in agricoltura, dell’uso efficiente delle risorse idriche.
La disponibilità è di 220 milioni, che arriveranno dalla Commissione europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020, nonché di oltre 300 milioni dai 18 Paesi partecipanti, di cui 11 europei e 7 Paesi extraeuropei. I primi sono: Italia, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna. I secondi invece sono: Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia.
“Il piano di cooperazione PRIMA aiuterà a migliorare la salute e il benessere dei popoli che vivono nell’area mediterranea – ha detto il segretario parlamentare della presidenza maltese del Consiglio Ue, Chris Agius – e incoraggerà la crescita economica e la stabilità nel lungo periodo. L’accordo raggiunto permetterà al programma PRIMA di essere operativo dall’inizio del 2018”. Ora che è stato raggiunto l’accordo istituzionale comincerà il percorso operativo che porterà a lanciare i primi bandi per finanziare partnership di ricerca e innovazione tra istituzioni e imprese.
“Per affrontare le grandi sfide ambientali e sociali del Mediterraneo – ha aggiunto il titolare del Miur, Valeria Fedeli – la ricerca e l’innovazione possono svolgere un ruolo centrale. Sistemi agricoli più sostenibili, miglior uso dell’acqua e sviluppo delle imprese del settore alimentare possono infatti contribuire alla crescita economica e sociale dell’area, anche ai fini della gestione dei fenomeni migratori. Alzare muri non porta a nulla. Dobbiamo costruire ponti tra i popoli e il Ministero dell’Istruzione, con la guida dell’iniziativa PRIMA, si sta fortemente impegnando in questa direzione”.