Incontriamo il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, mentre le parole sulle responsabilità dell’uomo, pronunciate mercoledì dal Vescovo di Rieti nell’omelia funebre di alcune vittime di Amatrice, risuonano ancora come un macigno.
“Guardi, è vero, le parole che monsignor Domenico Pompili ha pronunciato sono forti ed entrano a spada tratta in ognuno di noi, cittadini ed amministratori. Ma vorrei obiettare, cristianamente e con il dovuto rispetto.”
Prego, Sindaco. Dove nasce l’obiezione?
“Premesso che la magistratura debba fare il suo corso, come giusto che sia, evidenziando e accertando le eventuali mancanze e le responsabilità, dico molto semplicemente che l’uomo non può governare il mondo. Quando vedo ciò che la natura ha provocato, e il riferimento corre alla spaccatura presente sul Monte Vettore, mi viene da pensare che il Sindaco governa il possibile! Ritengo che ora non sia il tempo dei processi, e che l’attenzione debba essere spostata alla ricostruzione”.
A tal proposito il premier ha dato mandato all’Anac di governare i processi di ricostruzione.
“Benissimo, ma l’Anac non può essere considerato il terminale di tutto.”
A proposito di ricostruzione. Sembra che vi sia una diatriba con la Comunità Europea per i fondi necessari, appunto, alle operazioni di ricostruzione e quindi al relativo sforamento del patto di stabilità.
“Intanto diciamo che la Ue non ha una marcata sensibilità sul fronte dei fondi da erogare a seguito delle calamità sismiche. E questo perché in fondo la questione sismica interessa solamente Italia, Spagna e Grecia. Detto ciò, ritengo che la flessibilità non sia negoziabile. Anche le parole pronunciate dalla Merkel ci indirizzano verso la tranquillità. Vediamo nel proseguo cosa accadrà.”
Ad Ascoli il sisma si è fatto sentire in maniera forte…
“Anche la comunità di Ascoli Piceno è stata colpita, seppur non in maniera distruttiva. Oltre alla tanta paura, alcuni edifici comunali sono rimasti danneggiati e risultati inagibili. Ma la nostra macchina della protezione civile si è mossa immediatamente. Nel segno della massima solidarietà e sensibilità. Nell’immediatezza del terremoto, abbiamo ospitato e supportato il Comune di Arquata del Tronto garantendo loro tutta l’attività burocratica che, ahime’, non era possibile espletare nella normalità vista la distruzione esistente”.
E’ una rivendicazione del ruolo dei Comuni?
“Certo che sì. Da queste cose si vede il ruolo dei Comuni. Non si può pensare, come ultimamente accade, che si possa fare a meno dei Comuni. Anzi, rilancio: i Comuni sono una riserva della Repubblica. Solo il front office verso la cittadinanza, senza di noi si perderebbe qualcosa di importante. Non bisogna indebolire il ruolo della macchina comunale. Anzi, mi faccia dire un’altra cosa”.
Mi dica Sindaco.
“Vorrei evidenziare il ruolo profuso dall’Anci che ha “prestato” le proprie professionalità in aiuto delle amministrazioni colpite dal terremoto. Un ruolo centrale, quello dell’Associazione dei Comuni Italiani, a servizio di tutti. Questa è l’Italia. ”
Il terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale ha portato morte e distruzione creando problemi non da poco anche al tessuto economico locale.
“Indubbiamente. Il nostro territorio, già fortemente colpito dalla crisi economica del maniffaturiero, aveva avuto la capacità di riconvertire la propria economia puntando fortemente sul turismo a vocazione ambientale e culturale. Oggi questo settore è fortemente provato. Ecco, dobbiamo cercare di pensare a mantenere viva questa realtà economica. In tal senso mi piace sottolineare l’impegno profuso dalla Regione Lombardia di dar vita a una grande mostra su Cola dell’Amatrice che vedrà interessata anche Ascoli con la nostra Pinacoteca Civica. Il tutto nel segno della cultura come momento di rinascita dopo il sisma”.