BOLOGNA – Il secondo panel della seconda giornata della 42ª Assemblea annuale dell’ANCI, in corso a Bologna, è stato dedicato al tema “Innovazione nella PA: etica, trasparenza, buona amministrazione” e moderato dal giornalista e conduttore televisivo Gianluca Semprini.
Domenico Carbone ha sottolineato come i giovani amministratori e funzionari pubblici siano sempre più consapevoli del ruolo strategico dell’innovazione nella pubblica amministrazione. Nei piccoli comuni, ha spiegato, i funzionari riescono a introdurre nuove procedure e a sperimentare strumenti innovativi grazie anche alle opportunità offerte dai fondi del PNRR. Carbone ha evidenziato inoltre il rinnovato senso di orgoglio dei giovani che scelgono di lavorare nella PA: nonostante le difficoltà e le retribuzioni spesso poco adeguate, molti di loro lo fanno per spirito di servizio e per contribuire concretamente allo sviluppo del proprio territorio.
Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, ha illustrato come nel suo Comune l’innovazione sia oggi orientata al miglioramento del benessere dei cittadini. Ha portato l’esempio della gestione dei rifiuti e della nettezza urbana, settori in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare i tempi e ottimizzare i servizi, riducendo disagi come quelli legati al traffico. Falcomatà ha poi evidenziato l’importanza del partenariato pubblico-privato come strumento essenziale per programmare gli investimenti legati ai fondi europei per la coesione, esprimendo però preoccupazione per i tagli previsti nei prossimi cicli di finanziamento. Infine, ha ricordato come i cittadini siano oggi sempre più connessi con la pubblica amministrazione grazie a servizi digitali innovativi, come i “digital twins”, che consentono di riprogrammare virtualmente interi quartieri per individuare gli interventi urbanistici più efficaci.
“Matera è una delle città antiche del mondo, una città fatta di grotte che ha in antichità risolto svariati problemi logistici e innovativi come la raccolta delle acque piovane nelle stesse grotte”. Così Antonio Nicoletti, sindaco di Matera nel suo intervento, momento in cui ha tenuto a spiegare che “il passo successivo in corso all’essere Capitale della cultura italiana, percorso che ha generato un percorso strategico e pluri intervento per tutta la città, è quello della candidatura nel 2019 a Capitale Mediterranea della cultura e del dialogo. L’obbiettivo è quello di creare un eco sistema favorevole all’innovazione e alla digitalizzazione, connubio con il settore cultura, come con la casa delle tecnologie applicative, l’utilizzo della blockchain, dell’economia spaziale e con ricerca scientifica quantistica. Il tutto per ottimizzare e fornire insieme servizi pubblici e privati nell’interesse dell’utente finale che è il cittadino”.
Marialuisa Forte, sindaco di Campobasso e vicepresidente Anci, invece ha incentrato la sua riflessione sull’esperienza della propria città in termini di tecnologia ed innovazione nella digitalizzazione della PA. “L’innovazione è un fatto umano ed etico -spiega la sindaca – E’ un bene comune perché fa del bene. Come per la città di Campobasso, comune area interna che vive come la città di Nuoro alcune difficoltà infrastrutturali. E’ comprendibile che l’82% delle risorse del Pnrr sono state utilizzate per colmare questo gap. Anche nella nostra città è stata creata la Casa delle tecnologie digitali per avvicinare i cittadini alla PA, ai servizi pubblici con maggiore alla trasparenza e alla facilitazione. Preoccupa il post periodo Pnrr nel futuro sulle spese d’investimento che diverranno spesa corrente e sul reperimento di personale comunale specializzato quando si fa fatica, dati gli stipendi bassi, ad tenere operativo personale comuna o attrarre i giovani”.