Approvata dalla giunta comunale, su proposta del Sindaco Marco Bucci, dell’assessore al Centro Storico, Paola Bordilli, e del consigliere delegato alle Politiche Sociali, Mario Baroni, l’istituzione dell’Osservatorio permanente sui processi migratori in atto e sulle strategie d’integrazione all’interno della comunità locale rientra tra le azioni del Piano integrato per il Centro Storico-Caruggi presentate alla cittadinanza. L’osservatorio sarà il luogo del dialogo tra le differenti culture, il monitoraggio dei fenomeni migratori e la cabina decisionale per le strategie di integrazione da intraprendere. I lavori dell’osservatorio vedranno coinvolti i rappresentanti delle comunità straniere presenti all’interno del Centro Storico come conoscitori della comunità di riferimento con cui avviare un dialogo permanente in collaborazione con gli enti istituzionali competenti per materia.
L’osservatorio politico si avvarrà, per l’analisi dei fenomeni e la conoscenza dei dati del supporto scientifico di un osservatorio tecnico, istituito nell’ambito del sistema degli sportelli informativi e di supporto ai processi di immigrazione tramite un avviso pubblico della civica amministrazione. L’istituzione dell’osservatorio prevede, anche l’adozione di specifici accordi e protocolli con Questura, Prefettura e forze dell’ordine.
“L’innovativa istituzione dell’Osservatorio nella città di Genova, spiega il consigliere delegato Mario Baroni, rappresenta un passo decisivo verso la conoscenza reciproca delle culture, la riflessione sui diritti ed i doveri e condizione indispensabile per creare le basi dell’integrazione e del vivere in sicurezza”. “La conoscenza puntuale delle presenze di stranieri nel Centro Storico è fondamentale per monitorare una realtà complessa, dinamica e spesso sommersa che genera criticità dal punto di vista sociale, spiega l’assessore al Centro Storico Bordilli, conoscere le presenze, le articolazioni delle singole comunità è indispensabile per calibrare azioni e interventi che responsabilizzino le comunità straniere, valorizzando chi vive nelle regole”.
Fonte: comune di Genova