È stata inaugurata nei locali dell’ex stazione ferroviaria di Genova Pra’ la Casa delle Tecnologie Emergenti – Opificio Digitale della Cultura. Il progetto, di cui il Comune di Genova è capofila, è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con il coinvolgimento di un partenariato di soggetti pubblici e privati. Il valore del progetto ammonta a 12,6 mln. di cui 8,6 mln. finanziati dal MIMIT a valere sul Fondo di Coesione e 4 mln. di co-finanziamento dei partner di progetto.
«L’apertura della Casa delle Tecnologie Emergenti nei locali della ex stazione FS di Prà è un passo avanti nel percorso di innovazione della città, dichiara il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi. Si tratta di un progetto nazionale che ha affidato alle Amministrazioni locali il ruolo di protagoniste dell’innovazione sui territori. La città ha ottenuto un finanziamento ministeriale destinato alla creazione di un polo per lo sviluppo di competenze innovative, start-up e trasferimento tecnologico, al servizio delle imprese e del territorio. Il progetto è rivolto allo sviluppo e all’implementazione di servizi nel campo dell’industria culturale e creativa, che contribuiranno a valorizzare, digitalizzare e incrementare l’accessibilità del patrimonio museale. Inoltre vogliamo mettere in contatto le scuole di Pra’ e del territorio con questa nuova realtà, allo scopo di far conoscere ai ragazzi, fin da piccoli, le opportunità formative e professionali legate al settore dell’Information and Communications Technology».
«Il progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Genova rappresenta un’occasione di sviluppo per startup e PMI dell’industria culturale e creativa, che porterà un valore aggiunto al tessuto economico cittadino, commenta l’Assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Mario Mascia. La presenza, nel partenariato di progetto, di enti di ricerca e di aziende attive nell’hi-tech consente sperimentazioni innovative abilitate dalla rete 5G, che contribuiranno a valorizzare il patrimonio artistico genovese.”
«La Casa delle Tecnologie Emergenti è un progetto di interesse nazionale che, come in pochi altri casi, riesce a coniugare perfettamente innovazione e rigenerazione urbana, commenta l’Assessore alla Valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale Francesco Maresca, l’edificio che un tempo ospitava la vecchia stazione ferroviaria di Pra’ diventa un asset di sviluppo economico per PMI e start-up, ma anche una risorsa per il territorio. Siamo soddisfatti di restituire alla comunità locale, rinnovato e rifunzionalizzato, un luogo a cui la cittadinanza è legata da particolare affetto, alla luce della sua posizione strategica e della sua funzione storica di presidio trasportistico e sociale».
La Casa delle Tecnologie Emergenti prevede l’insediamento di un incubatore di imprese la cui area di applicazione sarà il settore dell’industria culturale e creativa. Nel 1° anno di attuazione del progetto, sono stati completati i lavori per la ristrutturazione interna dell’ex stazione, i cui spazi sono stati allestiti, in modo funzionale, con la predisposizione di una bolla privata di connessione 5G, inoltre sono in corso le sperimentazioni relative a 4 casi-faro:
Percorsi immersivi per cittadini e turisti: sviluppo di un’applicazione inclusiva di realtà aumentata, virtuale e immersiva per la fruizione in remoto delle opere d’arte, compresa la realizzazione di opere dotate di sensori che abilitano esperienze olfattive e tattili, accessibili a utenti con disabilità sensoriali;
Gestione e valorizzazione dei depositi: creazione di infrastrutture robotizzate per agevolare la gestione, conservazione, protezione e la fruizione del patrimonio museale. Il robot contribuirà alla creazione di un deposito automatizzato per archiviare digitalmente e gestire i beni culturali, consentendo la fruizione di oggetti non normalmente visibili e garantendo la protezione delle opere di valore;
Sicurezza e logistica: sviluppo di un sistema di video analytics da integrare con sensoristica ambientale per il monitoraggio e l’analisi in tempo reale da dispositivi IoT delle condizioni ottimali per la sicurezza delle opere d’arte;
Conservazione e restauro: realizzazione di una piattaforma IoT e di un sistema di sensori che abilitino il controllo in remoto dello stato di conservazione delle opere e dei beni culturali, definendo le aree soggette a monitoraggio e i parametri da misurare (temperatura dell’aria e umidità relativa, illuminamento, radiazione ultravioletta e qualità dell’aria).
La Casa delle Tecnologie Emergenti di Genova si aggiunge alle 6 a livello nazionale (Bari, L’Aquila, Matera, Prato, Roma, Torino); il progetto è stato finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 17 ottobre 2022, dedicato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione delle Case delle Tecnologie Emergenti da parte dei Comuni.
Fonte: comune di Genova