Mettere il “cittadino al centro”, il principio che deve guidare lo sviluppo e l’implementazione dei servizi innovativi, adottato dal Comune di Genova. Una delle numerose realtà urbane che stanno approfittando appieno delle opportunità date dalle piattaforme abilitanti. Un ente che negli anni ha avviato numerose iniziative con l’obiettivo di raggiungere la piena digitalizzazione dei servizi offerti al pubblico. A illustrarne dinamiche e finalità sono Alfredo Viglienzoni, Direttore della Direzione Tecnologie Digitalizzazione e Smart City del Comune ed Elena Levratti, Responsabile Agenda digitale della Direzione.
“Il passaggio ai servizi pubblici digitali rappresenta una sfida non solo per le amministrazioni, ma anche per i cittadini. La necessità di raggiungere tutti i genovesi, e non lasciare nessuno indietro, è sempre stata una priorità per il capoluogo ligure – affermano all’unisono – Con l’introduzione del Fascicolo del cittadino il Comune ha creato un contenitore unico che semplifica la vita dei genovesi, in cui è possibile verificare scadenze, pagare tributi, effettuare l’iscrizione a mensa per la scuola e altro. Uno strumento reso accessibile sin da subito con il Sistema pubblico d’identità digitale (SPID) e la Carta d’identità elettronica (CIE) – spiegano e poi aggiungono – Per aiutare i cittadini in questa fase delicata, Genova ha iniziato a sperimentare la creazione di SPID point, presso i quali i cittadini potevano fare richiesta delle credenziali. Così Genova è diventato il primo Comune “Responsabile della verifica dell’identità”, aderendo al modello RAO (Registration authority officer) dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Con l’attivazione del RAO, le amministrazioni possono infatti verificare gratuitamente, presso i loro uffici pubblici, l’identità personale dei cittadini che intendano dotarsi di SPID, agevolandoli nella prima fase d’identificazione”. Fatto sta che attualmente il Comune vanta 14 SPID Point in diverse aree della città, presso i quali i cittadini possono recarsi per ottenere le proprie credenziali SPID, rilasciando così fino a 150 identità al giorno.
Viglienzoni e Levratti non si limitato a illustrare i risultati conseguiti, ma tratteggiano anche i programmi futuri. “Oggi – dicono – il Comune di Genova è più che mai impegnato nel processo di revisione e reingegnerizzazione dei processi finalizzato alla digitalizzazione di tutti i suoi servizi. Tra le ultime novità anche l’apertura del Fascicolo del cittadino anche per non residenti a Genova.
“Nei prossimi mesi – annunciano – è in programma un ulteriore sviluppo dei servizi previsti su app IO, il punto unico di accesso per i servizi digitali della PA. Un percorso che è cominciato a fine 2020 con l’integrazione dei messaggi che avvisano i cittadini della scadenza della propria carta d’identità, e che è poi proseguito a gennaio del 2021 con le notifiche per la presenza di contravvenzioni che non prevedono la decurtazione di punti. Nel corso del 2021 – proclamano con un certo orgoglio – è previsto il rilascio di almeno altri 10 servizi di notifica attraverso app IO”.
Il successo dell’esperienza genovese è confermata anche dalla positiva reazione dei cittadini/utenti. L’avvio del servizio di RAO pubblico è stato un buon banco di prova per misurare l’efficacia delle azioni messe in campo. Sin dall’inizio il Comune ha testimoniato un alto numero di prenotazioni, portando l’ente ad aumentare il numero di SPID point sul territorio cittadino. L’incremento del numero di credenziali SPID erogate, ha trovato presto riscontro nella crescita del numero di accessi ai servizi online. Elementi che, considerati complessivamente, hanno dimostrato la bontà delle azioni messe in campo.
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