I tempi “sono maturi” per una nuova regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali basata sulla rappresentatività dei sindacati. Lo ha detto il Garante degli Scioperi Giuseppe Santoro Passarelli nella sua relazione a Montecitorio. “Senza voler pregiudicare il diritto costituzionale di tutti i sindacati a poter proclamare lo sciopero” ha detto Santoro Passarelli “sarebbe opportuno collegare il potere di proclamazione dello sciopero, nel settore dei servizi pubblici essenziali, al raggiungimento di parametri di rappresentatività”.
Dopo “l’astensione improvvisa dei taxi effettuata a marzo di quest’anno in dispregio a tutte le regole previste dalla legge”, secondo Passarelli il conflitto nel settore dei servizi “non è più riconducibile alla figura dello sciopero”, inteso come astensione dal lavoro di lavoratori subordinati.
Il Garante per gli scioperi nei servizi pubblici ha fornito una fotografia reale della conflittualità nazionale sul fronte del lavoro. Il presidente dell’Autorità, Giuseppe Santoro Passarelli ha presentato a Montecitorio la Relazione annuale al Parlamento sull’attività svolta nel corso del 2016 illustrando gli aggiornamenti ed evidenziando che nell’anno trascorso sono stati proclamati 2.352 scioperi, ma solo 1.488 di questi sono stati realmente effettuati.
Il trasporto pubblico locale è il settore che ha proclamato e effettuato più scioperi (per un totale di 250 realizzati su 368). Ma vediamo gli altri dati contenuti nella relazione annuale della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sugli scioperi nei servizi essenziali, dai quali emerge che sindacati e governo PD sono da tempo ai ferri corti.
Nel settore dei servizi pubblici essenziali lo sciopero si mantiene a livelli piuttosto elevati e si registra un trend complessivo in lieve crescita rispetto all’anno precedente (2015): infatti il dato complessivo di tutte le proclamazioni di sciopero (nazionali, locali, settoriali, delle prestazioni straordinarie, etc.), si attesta su 2.352 nel 2016 rispetto a 2.261 dell’anno precedente. Il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli ci ha tenuto però a precisare che a seguito delle revoche delle parti (anche su richiesta della Commissione), le giornate interessate dalle azioni di sciopero sono state in realtà 840, distribuite nei vari settori dei servizi pubblici essenziali, a livello nazionale, aziendale e nelle varie aree geografiche del Paese.