Proseguono oggi i lavori del G7 Energia che ha visto i ministri dei sette paesi membri riunirsi da ieri a Roma. Iniziato con una cena di lavoro incentrata sulla “transizione energetica” cui ha partecipato anche il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia, Fatih Birol, il G7 Energia quest’anno prevede un’agenda molto densa e basata sul percorso avviato a Roma nel maggio 2014 e proseguito nelle ministeriali che si sono svolte negli anni successivi in Germania e in Giappone. La riunione odierna sarà anche un’occasione per un confronto con il nuovo segretario di Stato Usa all’Energia, Rick Perry. Calenda avrà inoltre un incontro bilaterale con Perry domani, martedì 11 aprile. Partecipano al G7 Energia, in rappresentanza degli altri paesi membri, il ministro delle Risorse naturali del Canada, James Gordon Carr, il ministro dell’Ambiente e dell’Energia francese, Segolene Royal, il segretario di Stato del ministero degli Affari economici e dell’energia tedesco, Rainer Baake, Il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese, Yosuke Takagi, il segretario di Stato per i cambiamenti climatici del Regno Unito, Nick Hurd e il commissario europeo all’Energia, Miguel Arias Canete.
Sicurezza degli approvvigionamenti in un contesto di grandi tensioni geopolitiche, ruolo chiave del gas e diversificazione delle rotte, efficienza, impegno per colmare il ritardo dell’Africa. Sono questi alcuni dei temi centrali del G7 Energia che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha citato nel discorso d’apertura della riunione, che comincia ufficialmente stasera con una cena con le delegazioni all’hotel Westin Excelsior a Roma. “I mercati energetici mondiali – ha spiegato Calenda – anche se più globalizzati, sono vulnerabili rispetto a possibili interruzioni causate da diversi eventi, sia geopolitici che derivanti da disastri naturali. Una disputa politica può avere un effetto domino sui sistemi energetici”. Da qui la necessità di “discutere del ruolo strategico delle rotte che attualmente portano il gas in Europa, in particolare attraverso l’Ucraina” e di “parlare dell’apertura di nuovi corridoi di fornitura”, ma anche dell’opzione Gnl. Grande spazio, ha aggiunto il ministro, verrà dato anche al tema della cibersicurezza delle reti energetiche e all’efficienza energetica nella pianificazione degli investimenti.
Domani, dopo la conclusione del G7 Energia, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, avrà “un bilaterale” con il segretario di Stato Usa all’Energia, Rick Perry. Alla domanda se Perry confermerà le anticipazioni sulla politica energetica che intende adottare l’amministrazione Trump, Calenda ha risposto: “Vedremo, sarà un dibattito interessante”. In ogni caso, Calenda ha sottolineato che con Perry c’è già stata una conference call un paio di settimane fa.
Quanto al G7 Energia, Calenda ha riferito di aver già avuto “incontri con la Commissione Ue e con il ministro canadese. Ora c’è questa iniziativa importante sull’Africa e stasera a cena entreremo nel merito dell’agenda del G7”.