La storia di Ferrara ricostruita attraverso il passato – digitalizzato e riprodotto in veste grafica – di muri, strade, case, numeri civici e accessibile a tutti. E’ l’obiettivo del progetto lanciato dal Comune di Ferrara, assessorato alla Cultura, e candidato, per un importo di 700mila euro, ai finanziamenti del Fondo Cultura del Ministero https://www.beniculturali.it/comunicato/fondocultura
Il progetto si basa su un lavoro monumentale che prevede, tra le altre cose: quasi 2.300 ore di schedature, 77mila pratiche, 23mila fogli di famiglia, 77 registri della popolazione da digitalizzare. Il titolo della proposta che candida l’Amministrazione – con l’assessore Marco Gulinelli – è “Case ferraresi, storie di muri e di strade nei fondi dell’archivio storico comunale” e prevede anche la realizzazione di un portale – che si chiamerà ‘Case ferraresi’ e sarà disponibile dal sito del Comune – per rendere accessibili tutti i risultati delle ricerche storiche.
Il sistema che si intende implementare si chiama GIS (Geographic information system, in italiano SIT, Sistema di informazione territoriale), rappresenta l’evoluzione della cartografia digitale e permette di ‘catturare’ e visualizzare in forma virtuale posizioni, storia e caratteristiche dei luoghi a partire da un punto su una mappa cittadina. Il Gis consente inoltre di dare ‘profondità storica’ all’Anagrafe comunale degli immobili che, in tal modo, non sarà solo la fotografia del presente, ma potrà riportare anche le antiche denominazioni delle vie, la mappa del percorso dei canali e dei corsi d’acqua e tutti gli ‘oggetti geografici’ non più esistenti. Il software (xDams) e il formato in cui tutti i dati saranno raccolti sono interamente pensati per il web e per la condivisione online, per rendere più immediati gli accessi e la divulgazione.
E’ di questi giorni il completamento del fascicolo di 30 pagine che descrive, nel dettaglio, obiettivi e modalità per arrivare a questa “anagrafe” storica digitale delle case ferraresi, realizzata attraverso un corpus di fascicoli virtuali dei fabbricati della città e del territorio comunale di Ferrara. La banca dati geografica renderà possibile, anche sotto il profilo grafico, una visualizzazione spaziale della documentazione archivistica ferrarese e dovrà essere preceduta dalla ricostruzione minuta e puntuale della struttura e del cambiamento della toponomastica viaria e della numerazione civica.
“Si tratta – spiega l’assessore Gulinelli – di un lavoro monumentale. Ad oggi infatti per ricostruire gli interventi architettonici operati nei secoli occorre attingere a diverse fonti, si pensi che le pratiche edilizie precedenti al 1945 sono pressoché irreperibili e bisogna quindi ricorrere ad altri strumenti come i censimenti della popolazione”.
“Con la partecipazione a questo bando mettiamo un altro tassello nel percorso che abbiamo avviato per approfondire la ricerca storica su Ferrara, fondamentale anche per la pianificazione urbanistica futura. A tal fine a giugno di quest’anno abbiamo sottoscritto un accordo con l’Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMED-CNR) per approfondire aspetti soprattutto legati alla demografia storica e alla storia sociale della popolazione ferrarese in età contemporanea (dal 1796 a oggi). E presto formalizzeremo un accordo tra l’Archivio storico comunale e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara”.
“La numerazione civica è una sorta di mappa storica che si tramanda nei secoli – spiega Gulinelli -. Mappa che con questo progetto intendiamo ricostruire, mettere a disposizione di cittadini, ricercatori e ordini professionali, rendendola facilmente accessibile, per restituire, cioè, in modo continuativo la trasformazione urbana negli ultimi due secoli di storia. Questo strumento avrà una funzione “pubblica” nel suo senso più alto, garantendo un servizio rivolto ai cittadini ma anche a un’utenza da remoto, che possa avere accesso via web al patrimonio documentario ferrarese. L’obiettivo è preservare, ricostruire minuziosamente, approfondire il passato per costruire il futuro”.
Fonte: Comune di Ferrara