Il Rapporto Italia 2018 dell’Eurispes disegna un quadro nazionale a luci e ombre. “Il Sistema è fragile, ma non debole – commenta il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – l’Italia ha molte frecce nel suo arco, enormi potenzialità, ma ha grandi difficoltà a trasformare la sua potenza in energia”. Secondo le rilevazioni dell’istituto di ricerca, il 38,9% dei cittadini ritiene che la situazione economica negli ultimi 12 mesi sia rimasta stabile. Diminuiscono i pessimisti che riferiscono una condizione peggiorata (41,5%; -17,6% rispetto al 2017) e aumenta la quota degli ottimisti (16,6%; +3,2%). Ma allo stesso tempo il 18,7%, dichiara di non riuscire a risparmiare e sono in affanno molti italiani che devono sostenere un mutuo (25,4%) o un affitto (38%).
La ripresa si vede in controluce nella crescita dei consumi, dei momenti di svago, della cura di se stessi. Nell’ultimo anno, il 43,7% degli italiani riferisce di aver speso di più per i prodotti alimentari rispetto agli anni precedenti. Aumenta la quota di chi può permettersi qualche svago in più: il 27,8% ha mangiato più spesso fuori casa, il 26,3% ha speso di più per il tempo libero, il 21,1% ha fatto più viaggi e vacanze. E aumentano gli acquisti per se stessi: il 21,8% ha speso di più per vestiario e accessori, mentre il 16,7% per estetista, parrucchiere, articoli di profumeria. Dall’indagine 2018 emerge anche che 12,2% degli italiani ha fatto ricorso, almeno una volta, alla chirurgia estetica. Per quanto riguarda le abitudini alimentare, circa il 7% è vegetariano o vegano.
Per far fronte alle difficoltà economiche il 31,6% ha dovuto chiedere aiuto alla famiglia d’origine, il 12,2% il sostegno di amici e colleghi. Alcuni sono stati costretti a fare un passo indietro: l’8,9% è tornato a vivere dai genitori o dai suoceri. Intanto, i nonni si confermano punto di riferimento: sono un sostegno economico della famiglia (per il 72,7%) e danno supporto ai figli mettendo a disposizione il loro tempo per aiutarli a gestire i bambini e negli impegni quotidiani (78,6%).
A sorpresa, l’Eurispes registra un’inversione di tendenza rispetto alla disaffezione nelle istituzioni che ha caratterizzato gli anni passati. La legislatura, tuttavia, si chiude con un basso gradimento nei confronti del Governo e del Parlamento. Solo un italiano su 5 (il 21,5%) esprime fiducia nei confronti del Governo e poco più, il 22,3%, nel Parlamento. Gli sfiduciati risultano però il 20% in meno rispetto al 2013. In effetti, l’inversione di tendenza nel clima di fiducia verso le Istituzioni riguarda soprattutto le Forze di Polizia, le Forze Armate e i Servizi di Intelligence. Per quanto riguarda le Forze dell’Ordine, i Carabinieri raccolgono il 69,4% dei consensi nel 2018 (+10,8% rispetto al 2017), la Polizia di Stato il 66,7% (rispetto al 61,1% del 2017), la Guardia di Finanza il 68,5% (+8,6%).
Permane invece una visione distorta del fenomeno immigrazione. Solo il 28,9% dei cittadini sa che l’incidenza di stranieri sulla popolazione è pari all’8%. Più della metà del campione, al contrario, sovrastima la presenza d’immigrati nel nostro Paese: per il 35% si tratterebbe del 16%, per ben il 25,4% addirittura del 24% (un residente su quattro, a loro avviso, sarebbe non italiano). E solo il 31,2% valuta correttamente la presenza d’immigrati di religione islamica che è del 3%. E’ Roma la città con il primato d’immigrati, con 364mila presenze, di cui 71mila musulmani.