La proposta dell’Anci per l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza segna un punto. La Camera ha approvato a larga maggioranza la legge che istituisce l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria, con tanto di voto in pagella e valutazione finale, nella scuola primaria e secondaria. La parola passa ora al Senato. Questo risultato è il frutto di circa 15 proposte presentate da diverse forze politiche e dell’iniziativa della città di Firenze che ha riscosso il sostegno unanime dell’Associazione e grazie alla quale centinaia di Sindaci di tutta Italia si sono attivati per raccogliere le firme dei cittadini.
Diverse e importanti le indicazioni dell’Anci recepite dal testo di legge: studio della Costituzione, delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea; educazione ambientale, digitale, dei diritti umani; elementi del diritto del lavoro; educazione alla legalità, rispetto dei beni comuni; insegnamento oggetto di valutazione autonoma con un monte orario non inferiore alle 33 ore annue; promozione da parte dei Comuni d’iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo al funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi e alla conoscenza storica del territorio.
“Se, come diceva Mandela, è l’educazione l’arma più potente per cambiare il mondo, oggi è una bella giornata, perché è stata approvata una legge che rafforza la materia di educazione civica nelle scuole”, ha commentato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “Non è esattamente il provvedimento che noi Sindaci avevamo scritto e sotto il quale avevamo raccolto ben centomila firme di cittadini di tutta Italia. E noi ci sforzeremo di apportare delle modifiche nell’iter parlamentare. Ma è un buon punto di partenza –ha concluso il presidente Anci – per affrontare un tema, quello del senso civico, del senso di appartenenza a una comunità, che è necessario instillare cominciando fin dai banchi di scuola. Un tema che non può vedere contrapposizioni politiche”.