La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione in legge del Dl 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. “Grazie a questo provvedimento – la prima milestone del Pnrr, raggiunta rispettando pienamente il cronoprogramma negoziato con la Commissione europea – l’Italia potrà ottenere a breve l’anticipo di 25 miliardi sui circa 200 miliardi di fondi Ue che spettano al nostro Paese”, ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Siamo intervenuti eliminando i principali colli di bottiglia che potrebbero frenare la transizione digitale ed ecologica: dimezziamo i tempi delle valutazioni ambientali, riduciamo di più della metà le attese per le autorizzazioni per la banda ultra larga per portare la fibra a tutte le famiglie, sblocchiamo il superbonus 110%, acceleriamo gli appalti e la realizzazione di importanti opere strategiche. Tra le novità introdotte, c’è anche una norma che consente, in caso di ricorsi al Tar, di proseguire senza interruzioni i lavori delle opere legate al Pnrr: è la garanzia che l’Italia procederà in velocità, senza pregiudicare le legittime tutele per le imprese. Per garantire a tutti i cittadini meno burocrazia e certezza dei diritti – ha proseguito Brunetta – rafforziamo, infine, il silenzio assenso e i poteri sostitutivi. La Pubblica amministrazione diventa motore di sviluppo, catalizzatore della ripresa. Ringrazio il Parlamento per i contributi costruttivi, che sono certo arricchiranno anche l’esame del decreto reclutamento attualmente incardinato al Senato: le norme per rafforzare e riqualificare il capitale umano pubblico sono l’altra faccia della medaglia. La semplificazione e la digitalizzazione sono destinate a rimanere sulla carta senza personale dotato delle competenze giuste per affrontare le sfide del futuro. Abbiamo disegnato una nuova Pa, all’altezza di una nuova Italia in una nuova Europa”.
Fonte: Ministero per la Pa