Uno studio pubblicato da Confesercenti e basato su elaborazioni condotte partendo dalle previsioni di Tourism Economics rileva che le maggiori città d’arte italiane sono in ginocchio a causa della pandemia di coronavirus, che ha comportato l’assenza di quasi 34 milioni di turisti stranieri.
L’indagine ha messo in evidenza le possibili disastrose conseguenze che potrebbero ripercuotersi su tutta l’economia cittadina. Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia a causa dello stop dei visitatori sono destinate a perdere un qualcosa come 7 miliardi di euro di spesa turistica complessiva, con 4,9 miliardi a carico dei settori alberghiero, della ristorazione e del commercio.
In questa drammatica situazione il Governo si muove con iniziative diversificate: sono 29 le città d’arte ad alta vocazione turistica in cui gli esercizi commerciali aperti al pubblico nei centri storici godranno del contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge Agosto, approvato venerdì 8 agosto dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
Il provvedimento assegna oltre 500 milioni di euro da destinare a un parziale ristoro per i soggetti che svolgono attività di vendita di beni o servizi al pubblico che abbiano subito un calo del fatturato di almeno un terzo rispetto al 2019, dovuto alla assenza di turismo internazionale. Il contributo verrà determinato sulla base di una percentuale variabile applicata alla differenza tra fatturato e corrispettivi di giugno 2020 con quelli di giugno 2019.
L’elenco completo delle città d’arte coinvolte, realizzato in base al rapporto tra presenze di turisti stranieri e residenti, è consultabile nella tabella allegata e riporta i seguenti Comuni: Venezia, Verbania, Firenze, Rimini, Siena, Pisa, Roma, Como, Verona, Milano, Urbino, Bologna, La Spezia, Ravenna, Bolzano, Bergamo, Lucca, Matera, Padova, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Napoli, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Torino e Bari.