Divieto sul latte in polvere: il Tar chiarisce l’esclusione per il latte di bufala

Il Tar della Campania, sezione V, con la sentenza n. 7291 del 10 novembre 2025, ha stabilito che il divieto di utilizzare latte congelato, concentrato o in polvere nella produzione di latticini – previsto dalla legge n. 138 del 1974 – non si applica al latte di bufala non DOP. La decisione chiarisce che tale materia prima resta esclusa dall’obbligo di iscrizione nel registro dematerializzato dei carichi e scarichi di latte in polvere e concentrato.

Il tribunale richiama inoltre i disciplinari specifici della “Mozzarella di Bufala Campana DOP”, che impongono l’uso esclusivo di latte di bufala intero fresco, lavorato solo nelle modalità consentite e proveniente da allevamenti situati nelle aree definite dalla normativa di settore.

La sentenza affronta anche il profilo della giurisdizione, affermando che quando il ricorso riguarda non soltanto una sanzione, ma l’intera legittimità dell’azione regolatoria dell’amministrazione, la cognizione spetta al giudice amministrativo. Le eventuali sanzioni economiche rientrano infatti in un’unica fattispecie, la cui tutela deve essere concentrata davanti al giudice competente sulla pretesa principale.

La pronuncia è in linea con altre decisioni coeve della stessa sezione, che confermano sia l’esclusione del latte bufalino dal divieto della legge del 1974, sia il principio di concentrazione della tutela dinanzi al giudice amministrativo.

Fonte: Ufficio massimario del Consiglio di Stato