Entrano in vigore le modalità di funzionamento del “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 215 del 14 settembre 2016. La pubblicazione fa seguito al via libera della Corte dei Conti che ha registrato il provvedimento.
Stanziati 100 milioni, dunque, per la prevenzione del dissesto idrogeologico: dei quali 24 milioni di euro nell’anno finanziario 2016, 50 milioni di euro nell’anno finanziario 2017 e 26 milioni di euro nell’anno finanziario 2018.
Il “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” è diretto a favorire l’efficace avanzamento delle attività progettuali delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico e provvede a rendere le stesse immediatamente cantierabili. Il finanziamento del fondo è finalizzato alla redazione del progetto esecutivo previsto per l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori attraverso l’elaborazione, anche non esplicita, dei livelli di progettazione inferiori. Al finanziamento non saranno ammessi gli incarichi di progettazione già conferiti e le spese per rilievi e indagini appaltati anteriormente alla data di assegnazione dei fondi. Sono beneficiari delle risorse del fondo i Presidenti delle regioni, in qualità di commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico.
L’articolo 3 contiene le modalità di funzionamento del “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” e nello stesso è precisato che le risorse del Fondo sono allocate su base regionale attraverso graduatorie di progettazione di interventi (una graduatoria per regione) sino alla concorrenza delle somme attribuite a ciascuna regione sulla base dei criteri di riparto stabiliti con successivo DPCM. In via prioritaria sono finanziate le progettazioni degli interventi inseriti nelle tabelle C e D del “Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni”, di cui al DPCM 15 settembre 2015, ivi compresi gli incarichi di progettazione già conferiti a far data dal 15 settembre 2015. Gli ulteriori interventi per i quali il “Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico” finanzia la progettazione sono selezionati tra quelli inseriti nel data-base on line ReNDiS (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo), a cura delle regioni e province autonome o dei soggetti dalle stesse accreditati.