I ministri che prendono parte all’edizione di quest’anno del Dialogo per il clima di Petersberg analizzano i compiti principali che attendono i Paesi pronti ad attuare l’accordo di Parigi. Il dibattito verte su quattro temi chiave: i compiti principali dopo Parigi; sfide e buone pratiche per elaborare strategie di sviluppo a lungo termine a basse emissioni di CO2; il passaggio a investimenti rispettosi dell’ambiente e le aspettative riguardo alla prossima conferenza sul clima (COP22) che si terrà a Marrakesh. L’incontro sarà ospitato dal ministro tedesco dell’Ambiente, Barbara Hendricks e dal ministro degli Esteri marocchino, nonchè presidente entrante di COP22, Salaheddine Mezouar. In quell’occasione la cancelliera tedesca, Angela Merkel, terrà un discorso di apertura lavori. Come sottolineato dalla Commissione nella decisione del mese scorso per garantire la rapida attuazione dell’accordo di Parigi occorrerà mantenere vivo lo slancio politico. Ai margini dell’incontro principale, il commissario, Arias Canete, incontra i membri della coalizione di ambizione elevata (High Ambition Coalition), l’alleanza di Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo che è stata decisiva per garantire il risultato positivo di Parigi. Vi saranno, inoltre, colloqui bilaterali con Xie Zhenhua, rappresentante speciale per i cambiamenti climatici della Cina, Jonathan Pershing, inviato per il clima degli USA, Christiana Figueres, segretaria esecutiva della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, e altri partner. La prossima tornata di colloqui internazionali sui cambiamenti climatici dell’ONU, la COP22, è prevista dal 7 al 18 novembre a Marrakesh. In quell’occasione il focus sarà la velocizzazione dell’azione internazionale per il clima prima del 2020, in vista di un’ulteriore crescita riguardante gli elementi chiave del pacchetto di Parigi, compresi l’accesso ai finanziamenti, l’assistenza tecnica e lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze e dei processi necessari nei Paesi in via di sviluppo per attuare i rispettivi piani per il clima.