Dipendenti pubblici e concorsi: titolo di riserva valido se posseduto e documentato

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8336 del 28 ottobre 2025, ha chiarito le modalità di applicazione del titolo di riserva per il personale dipendente nell’ambito dei concorsi pubblici. Secondo la sezione V, il diritto alla riserva, previsto dall’art. 24 del d.lgs. 150/2009 e richiamato dal bando di concorso, può essere valutato anche se non dichiarato al momento della domanda, a condizione che il beneficio sia posseduto fin dall’inizio e documentato dopo il superamento della prova selettiva, ma prima della pubblicazione della graduatoria finale.

La decisione si allinea a precedenti pronunce, come quella del Consiglio di Stato del 3 dicembre 2024 (n. 9667) e alla Corte costituzionale (sentenza n. 145/2025), che hanno sottolineato come la partecipazione dei beneficiari della riserva non richieda alcuna manifestazione d’opzione. Il concorso rimane un unico procedimento in cui tutti i candidati gareggiano in condizioni di parità, e il titolo di riserva viene considerato nella formazione della graduatoria finale, eventualmente garantendo la preferenza ai dipendenti interni rispetto ai concorrenti esterni con punteggio superiore.

Fonte: Ufficio massimario del Consiglio di Stato