Presto abolite le file alle poste per pagare le multe o agli sportelli degli uffici per richiedere una autorizzazione edilizia. In Emilia-Romagna sta per compiersi il miracolo della digitalizzazione sprint: entro la fine del 2021 sarà possibile effettuare online tutti i pagamenti alle Pa, e per accedere a ogni servizio digitale di un Comune sarà sufficiente utilizzare l’App IO attraverso l’identità digitale SpID che è già fornita gratuitamente a tutti gli emiliano-romagnoli da Lepida, la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale e della banda larga. Un ulteriore passo in avanti rispetto a una situazione, quella attuale, che vede comunque quasi il 70% delle amministrazioni regionali essere già passata ai pagamenti digitali, con oltre 800mila operazioni eseguite su PayER nel 2020 (+32% sul 2019) per un totale di circa 60 milioni di euro (+34%).
Ora, a segnare l’ulteriore avvicinamento al passaggio totale ai servizi online nei Comuni giunge l’accordo siglato poche settimane fa tra la Regione e il Dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, che vale 2.161.700 euro di risorse nazionali, cui la Regione aggiunge quasi 550.000 euro di fondi propri sul 2021 attraverso Lepida. Un’intesa che, da una parte, permette ai Comuni di completare il passaggio alla piattaforma PagoPA per i pagamenti dei cittadini verso le pubbliche amministrazioni, dall’altra, promuove e accelera l’utilizzo dell’app IO come unico punto di accesso ai servizi digitali.
Nasce così un vero progetto di sistema, che punta entro alla fine del 2021 alla piena digitalizzazione di tutti gli Enti locali da Piacenza a Rimini: da questo accordo con il Governo deriverà infatti un’intesa ulteriore da sottoscrivere nell’ambito della Community Network Emilia-Romagna e che vedrà coinvolti, sempre con il supporto di Lepida, tutti i Comuni e le Unioni di Comuni del territorio, fissando gli obiettivi di transizione digitale da raggiungere entro i primi mesi del 2021 o per la fine dell’anno. A oggi, comunque, sono già 225 i Comuni in Emilia- Romagna che hanno aderito a PagoPA, tramite PayER, con almeno un servizio: si tratta già del 67% del totale, e bisogna sempre considerare che gli altri 103 Comuni potrebbero aver aderito e attivato servizi tramite altri intermediari (pubblici o privati). La piattaforma PayER nel 2020 ha registrato complessivamente (quindi non solo per i Comuni ma anche per altre realtà come ad esempio le Asl) oltre 830.000 transazioni, per un totale di più di 59 milioni di euro di pagamenti effettuati. Numeri in significativa crescita rispetto al 2019, quando le operazioni erano state 565.000 (con un aumento anno su anno quindi pari al 32%) e il valore totale dei pagamenti pari a 39 milioni di euro (+34% nel 2020 a confronto con il 2019).
La digitalizzazione dei servizi degli Enti locali è un atto di civiltà non più rimandabile: per la comodità e la sicurezza dei cittadini, prima di tutto, che devono essere messi in condizione di evitare il più possibile file e attese negli uffici pubblici. Ma è anche una scelta che riguarda la sostenibilità – commenta Paola Salomoni, assessore all’Agenda digitale, e aggiunge – perché dematerializzando si riduce l’uso di carta e si limitano gli spostamenti – Una scelta che ci aiuta nel nostro percorso contro lo spopolamento delle montagne e di altre aree periferiche, dove spesso il dover adempiere agli obblighi della burocrazia si rivela un disagio maggiore che in città. L’impegno del Governo, che ringraziamo, è significativo e stringente perché fissa delle scadenze ben precise che ci impegniamo a rispettare anche grazie al prezioso aiuto tecnico di Lepida, che già fornisce la SpID gratis a tutti in Emilia-Romagna.
Siamo fiduciosi – le fa eco Paolo Calvano, assessore al Bilancio – che nessuno sarà lasciato indietro in questa transizione digitale: a partire dal progetto Pane&internet, da anni in Emilia-Romagna investiamo sull’alfabetizzazione digitale di tutte le fasce di età della popolazione, concentrandoci proprio sugli anziani e su chi in generale ha meno dimestichezza con la tecnologia, e con gli ultimi investimenti che porteranno EmiliaRomagnaWifi in tutti i comuni della regione non abbiamo paura di nessun digital divide.
Fonte: Regione Emilia Romagna