Diversi progetti di smart city hanno iniziato a diffondersi nel mondo: “Le città intelligenti sono quelle che usano nuove tecnologie di informazione e comunicazione per risolvere problemi urgenti – come alloggi, trasporti ed energia – nella pianificazione e nella governance urbana”, spiega Krishna Jayakar, professore di telecomunicazioni alla Penn State University, negli Stati Uniti. “Tuttavia, il termine smart city rimane più una parola d’ordine che un programma d’azione chiaramente articolato”.
L’applicazione delle tecnologie intelligenti a livello urbano, dalle infrastrutture digitali ai trasporti innovativi, ha preso piede con modalità differenti a seconda della realtà presa in esame. In Italia si parla sovente di smart city a proposito di Milano, che continua ad essere incoronata regina in questo campo. Ma qual è in generale la situazione in Italia?
A l’Aquila, ad esempio, si punta sul rilancio del mercato del lavoro, Bolzano è un modello nell’innovazione sociale, mentre Perugia e Torino si sono affermate nella pianificazione urbana e la governance: le città italiane sono protagoniste in Europa di pratiche virtuose che trainano la transizione digitale sul territorio. Emerge dal rapporto ‘Stato del territorio Ue’, curato dai ricercatori del programma europeo Espon, che è stato presentato a Helsinki.
A fare scuola nel mercato del lavoro è L’Aquila che, grazie alla creazione del Gran Sasso Science Institute, ha attirato dall’estero capitale umano e oggi “sta registrando un aumento del numero di giovani ricercatori stranieri altamente qualificati con ricadute positive sull’economia, rivitalizzazione sociale e crescita di start-up di alto livello tecnologico”.
Bolzano si distingue per il progetto di intelligenza artificiale gAALaxy, un sistema d’innovazione sociale per offrire assistenza agli anziani che vivono soli. Le case delle persone coinvolte sono state dotate di dispositivi ‘smart’ che consentono un monitoraggio costante, contatti regolari con familiari o personale specializzato, e una risposta rapida in casi di emergenza.
Perugia è invece un esempio di ‘smart city’ nella pianificazione urbana grazie alla piattaforma WiseTown, che facilita l’interazione tra l’amministrazione locale e la cittadinanza per la modernizzazione dei servizi pubblici e la gestione della città.
Infine, Torino è citata da Espon come un modello di “coordinamento, pianificazione e interazione” nella governance di una città metropolitana, “forte capacità amministrativa e giuridica”, nonché “coinvolgimento dei cittadini in iniziative europee”.