E’ stato approvato in Consiglio dei ministri il provvedimento che punta a intervenire su questioni urgenti come il ritorno della Cigs per cessazione: una misura rivolta alle imprese in crisi, cancellata nel 2015 dal Jobs Act. Soddisfatto il titolare del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che aveva annunciato la reintroduzione dell’ammortizzatore sociale in occasione della sua visita alla Bekaert. Un impegno motivato dalla necessità di dare respiro alle famiglie quando le aziende chiudono o delocalizzano le loro attività.
I sussidi verranno erogati sulla base di accordi tra Ministero del Lavoro, Mise e Regioni interessate, che potranno essere sottoscritti a decorrere dall’entrata in vigore del decreto e per gli anni 2019 e 2020, attraverso misure per il trattamento straordinario e l’integrazione salariale per le imprese in crisi, qualora le stesse abbiano cessato o cessino l’attività, e sussistano concrete possibilità di prossima cessione dell’azienda, o anche laddove sia possibile realizzare la reindustrializzazione del sito produttivo. In alternativa ai processi sopra descritti, la regione interessata potrà attivare specifici percorsi di politica attiva. Lo strumento era stato cancellato tre anni fa nell’ambito del Jobs act. Sullo sfondo la volontà di frenare il ricorso alla cassa integrazione per le aziende in difficoltà senza segnali di ripresa, lasciando ai dipendenti rimasti senza lavoro la Naspi e dirottando risorse sulle politiche attive del lavoro.