“Grazie a Poste Italiane, che nei suoi 160 anni straordinari di storia ha saputo sempre unire tradizione a innovazione, mantenendo intatta la sua identità di azienda vicina ai cittadini e alle istituzioni. Oggi Poste, con i suoi dipendenti, è al nostro fianco perché la digitalizzazione non lasci nessuno indietro. Per contrastare il digital divide e facilitare l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione, con il progetto Polis nasceranno 6.900 sportelli dedicati in altrettanti uffici postali nei Comuni sotto i 15mila abitanti, in tutte le aree interne del Paese. Tradizione e innovazione, dalla parte dei più fragili. Auguri!”. Lo ha dichiarato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’evento per i 160 anni di Poste Italiane, presso il centro congressi “La Nuvola” all’Eur.
Il progetto Polis
“Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, nasce per facilitare l’accesso ai servizi digitali della PA. L’iniziativa prevede la creazione di uno sportello unico di prossimità per la fruizione dei servizi pubblici in modalità digitale, attraverso la piattaforma multicanale di Poste italiane, nonché la realizzazione di una rete di co-working. Il Consiglio dei ministri ha approvato il 2 maggio una norma che autorizza il ministero dello Sviluppo economico a stipulare le convenzioni con le amministrazioni pubbliche, tappa fondamentale per l’implementazione del progetto. Un investimento di 800 milioni in 5 anni destinato ai residenti nei piccoli comuni. Lo Stato cofinanzierà solo gli interventi strettamente necessari all’erogazione dei servizi di pubblica utilità e alla transizione energetica. Gli altri saranno a carico di Poste italiane.
Punti di accesso nei piccoli Comuni
“Polis” accelererà la transizione digitale del settore pubblico, attraverso la creazione di punti di accesso dislocati nei territori difficilmente raggiungibili. Saranno coinvolti 6.910 uffici postali in altrettanti comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, in tutte e 72 le aree interne del Paese. Gli uffici saranno dotati di una nuova infrastruttura tecnologica ed ogni sede avrà Atm, banda ultra-larga e accesso alla piattaforma multicanale.
Co-working
Prevista anche l’apertura di aree di co-working nei capoluoghi di provincia e nei centri di medie dimensioni: in tutto 250 “Spazi per l’Italia” con postazioni di lavoro, sale riunioni, servizi condivisi ed aree dedicate agli eventi.
Fonte: Ministro per la Pa