Luce verde per la realizzazione del nuovo sistema di supercalcolo HPC5 con l’obiettivo di potenziare l’attuale HPC4, triplicandone la potenza. Quest’ultima passerà infatti da 18 a 52 PetaFlop/s, ovvero ben 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un solo secondo. A partire dal 2020, in virtù del contributo della tecnologia di Dell Technologies, HPC5, ospitato all’interno del Green Data Center di Eni, avrà a disposizione un potenziale pari a 70 PetaFlop/s, divenendo così l’infrastruttura di supercalcolo dedicata al supporto di attività industriali più potente al mondo.
HPC5 è stato concepito su tecnologia cluster ibrida Central Processing Unit + GPU, Graphics Processing Unit, un’architettura accelerata inaugurata sei anni fa da Eni con applicazione nel settore industriale O&G ed oggi riconosciuta come vincente e ampiamente diffusa nei più importanti centri di calcolo mondiali. HPC5 sarà fornito da Dell Technologies ed è costituito da 1820 nodi Dell EMC PowerEdge C4140, ognuno dotato di 2 processori Intel Gold 6252 a 24 core e 4 acceleratori NVIDIA V100 GPU. I nodi sono connessi tra di loro attraverso una rete ad altissime prestazioni InfiniBand Mellanox HDR 200 Gbit/s secondo una topologia full-non-blocking che garantisce un’interconnessione efficiente e diretta di ciascun nodo. Il sistema HPC5 è affiancato da un sistema di conservazione pari a 15 PetaBytes ad alte prestazioni (200 GByte/s di banda aggregata in lettura/scrittura).
Un percorso strategico in cui il nuovo sistema di supercalcolo, oltre a essere centrale nel processo di trasformazione digitale lungo tutta la catena del valore della filiera energetica aziendale, rappresenta uno strumento importante per il conseguimento della visione che Eni ha in riferimento all’energia del futuro. HPC5 permette l’utilizzo dei big data concepiti in fase operativa da tutti gli assetti produttivi, e consente di imprimere un’ulteriore accelerazione nella ricerca e sviluppo di fonti energetiche non fossili, oltre a supportare tutte le fasi di esplorazione, sviluppo e monitoraggio dei giacimenti. Guardando alla sostenibilità, HPC5 è stato sviluppato in modo da ottenere il massimo livello di efficienza energetica sfruttando il potenziale prodotto dal campo fotovoltaico installato presso il Green Data Center, in modo tale da ridurre le emissioni e i costi operativi.
“Gli investimenti dedicati al potenziamento delle infrastrutture di supercalcolo e lo sviluppo di tecnologie proprietarie – ha detto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi – sono un pilastro fondamentale del processo di trasformazione digitale della società. La disponibilità di grandi potenze di calcolo e sofisticati algoritmi proprietari ci permettono di primeggiare nell’attuale scenario del settore energetico e di proiettarci al futuro. Un futuro che stiamo delineando con i numerosi progetti avviati nell’ambito delle energie alternative e con l’importante piano di investimenti di Eni in Ricerca e Sviluppo. Con HPC5 stiamo percorrendo la strada dell’utilizzo di supercalcolatori di classe exascale nel mondo dell’energia, sistemi che rivoluzioneranno i processi nel futuro dell’azienda”.