La crisi della politica, l’inadeguatezza della democrazia rappresentativa a fronteggiare le sfide del nostro tempo, non sono un logoro luogo comune, bensì un’empirica realtà. Lo dimostra uno studio realizzato tra ottobre e novembre 2016 dal prestigioso Ipsos Global Advisor. Secondo l’indagine, la maggioranza degli europei, con gli italiani in testa, percepisce il proprio Paese “in declino” e nutre sfiducia nei confronti dei partiti politici e delle istituzioni internazionali, contribuendo ad alimentare l’onda lunga di quella deriva definita impropriamente “populismo”.
E’ il quadro sconsolante che emerge dal rapporto riguardante i cinque più grandi Paesi dell’Unione europea: Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. In Italia, il 73% delle persone consultate pensa che il proprio Paese attraversi una fase di declino. Opinione condivisa in Spagna dal 69% degli intervistati, in Francia dal 67%, nel Regno Unito dal 57% e in Germania dal 47%. Una maggioranza di francesi (61%), di italiani (60%) e spagnoli (56%) ritiene di condurre una vita peggiore rispetto a quella dei propri genitori, visione condivisa in Germania dal 44% degli intervistati e in Gran Bretagna dal 43%. Ne consegue un altissimo tasso di sfiducia nei confronti dei propri Governi, sentimento espresso dall’89% degli spagnoli, l’80% degli italiani, il 77% dei francesi, il 70% dei tedeschi e il 66% dei britannici. Non a caso, il 67% degli italiani consultati chiede un leader autorevole per rimettere le cose a posto, stessa percentuale registrata in Gran Bretagna, mentre la richiesta di un uomo forte al comando è avanzata da ben il 70% dei francesi e dal 72% degli spagnoli. La Germania in questo senso è molto più cauta: solo il 34% degli intervistati reclama un capo con gli “attributi”.