Dal prossimo anno gli esami di maturità si rifaranno il look: via le tre prove scritte per tornare ai due classici scritti (italiano e prova d’indirizzo), maggiore peso verrà dato al curriculum scolastico (quasi metà voto dipenderà dal rendimento in classe), occorrerà redigere un report sull’alternanza scuola lavoro e ci saranno le prove Invalsi nel corso del quinto anno.
Per quanto riguarda i risultati della “vecchia edizione”, quella appena conclusa dalle rilevazioni del Miur vediamo che sono aumentati i diplomati con 100 e 100 e lode. Sono cresciuti inoltre i promossi con una votazione superiore a 70/100.
Quest’anno all’esame di Stato è stato ammesso il 96% dei candidati scrutinati contro il 96,2% del 2017. Il 99,6% dei maturandi è stato promosso, contro il 99,5% di un anno fa.
Lieve aumento per le lodi che sono l’1,3%, un anno fa erano l’1,2%. I 100 salgono al 5,7%, rispetto al 5,3% dell’anno scorso. Le ragazze e i ragazzi con un voto fra 91 e 99 sono il 9%, nel 2017 erano all’8,5%. Il 19,6% delle studentesse e degli studenti ha conseguito una votazione tra 81 e 90, rispetto al 18,9% dello scorso anno. In leggero aumento i 71-80: salgono al 28,8% dal 28,6% di un anno fa.
In diminuzione i punteggi sotto il 70: il 27,8% delle maturande e dei maturandi ha conseguito una votazione tra il 61 e il 70, fascia di voto che nel 2017 era stata conseguita dal 29%. I 60 scendono al 7,8%, rispetto all’8,5% dello scorso anno
In tutto, i 100 e lode in Italia sono 6.004. In termini di dati assoluti, le Regioni con il più alto numero di lodi sono Puglia (1.066), Campania (860) e Lazio (574). Guardando al rapporto percentuale tra diplomati con lode e popolazione scolastica territoriale, in Puglia ha conseguito il voto massimo il 3% delle maturande e dei maturandi, in Umbria il 2,2%, nelle Marche il 2,1% (in allegato la tabella completa).
Le votazioni nei Licei si confermano mediamente più alte: il 2,2% consegue la lode, l’8% ha avuto 100, l’11,4% tra 91 e 99, il 22,9% tra 81 e 90. Nei Tecnici e nei Professionali aumentano i 100 e lode. Nei Licei, a primeggiare tra le votazioni più alte è, ancora una volta, il Classico.
Adesso per mezzo milione di diplomati occorre guardare avanti con fiducia e tenacia. Le statistiche dicono che nove giovani su cento iscritti all’università non portano a termine gli studi. Tra le cause più frequenti vi sono problemi familiari e di salute. Segue poi il desiderio di lavorare e di guadagnare senza dover attendere anni. Ma per molti il motivo dell’abbandono degli studi universitari è l’insoddisfazione nei confronti delle discipline studiate. Cause diverse che portano tuttavia l’Italia ad essere uno dei Paesi che figura agli ultimi posti nell’Ue per numero di laureati.